Pmal Terni: «Piano assunzioni? Ecco cosa è previsto»

Polo mantenimento armi leggere, crisi occupazionele e produttiva: martedì mattina il sottosegretario di Stato alla Difesa Tofalo ha risposto ad un’interrogazione di Verini

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La difficile situazione al Polo mantenimento delle armi leggere – Pmal – di Terni e la preoccupazione per il contesto occupazionale e produttivo. Martedì mattina il governo è stata chiamato in causa da un’interrogazione presentata – datata fine gennaio – dal deputato del Pd Walter Verini: focus sulle necessità dei lavoratori del polo e le intenzioni per il prossimo futuro in particolar modo per il nodo assunzioni.

GENNAIO 2020, L’ENNESSIMO APPELLO DEI SINDACATI PER IL PMAL

Walter Verini

L’incontro di gennaio, il rischio e le commesse

In primis nell’interrogazione è stato ricordato ciò che è accaduto in avvio di anno: «Le rappresentanze sindacali unitarie e le organizzazioni sindacali del polo, in un recente incontro con il generale di Corpo d’armata, comandante logistico dell’Esercito, Francesco Paolo Figliuolo, in visita allo stabilimento, hanno rappresentato che nel giro di meno di due anni il Polo di mantenimento delle armi leggere potrebbe sprofondare in un collasso produttivo e occupazionale grave. Già oggi il Polo di mantenimento delle armi leggere è costretto a rinunciare a importanti commesse di lavoro (Arma dei carabinieri) a seguito della gravissima carenza di personale valutabile fin da ora in oltre 100 persone; senza adeguate e immediate misure volte ad assicurare in tempi brevissimi un corposo e straordinario piano di assunzioni (almeno 200 persone per il triennio 2020-2022), comprendente anche la possibilità di ricorrere a contratti a tempo determinato o in somministrazione, in pochi mesi verranno vanificate le potenzialità tecnico-industriali di un ente che ha caratterizzato da quasi 150 anni lo sviluppo demografico, sociale ed economico dell’intero territorio ternano».

ESTATE 2019, LA LETTERA INVIATA AI MINISTRI PER LE ASSUNZIONI

Sblocco turnover, bandi, piano investimenti 

Inoltre è stato messa in evidenza – riprendendo l’sos dei sindacati – «l’inesorabile perdita di know-how del polo, cui è attribuita la manutenzione a livello nazionale delle armi leggere, individuali e di squadra dell’Esercito, produrrà pericolosi effetti e gravi ricadute, in termini strategici ed economici, sul ‘sistema difesa’ del Paese e sulla sicurezza delle migliaia di militari che operano nelle varie missioni militari, di polizia e peacekeeping, in Italia e all’estero; in questo contesto, le richieste sindacali riguardano: lo sblocco del turnover e l’avvio dei bandi di concorso per il personale civile in deroga alla legge n. 244 del 2012; la riapertura delle ex scuole allievi operai e assunzioni a tempo determinato al fine di superare il gap generazionale e consentire la trasmissione delle conoscenze; la ricerca e il consolidamento delle commesse di lavoro a favore dell’Esercito e delle altre Forze armate e Corpi armati dello Stato; un piano di investimenti nella manutenzione e nell’ammodernamento degli impianti e attrezzature e la riqualificazione del personale militare verso profili tecnici da impiegare nei reparti produttivi».

MAGGIO 2019, I LAVORATORI DAL PREFETTO

Angelo Tofalo

Parla il governo

In aula per aggiornare il quadro della situazione c’era il sottosegretario di Stato al ministero della Difesa, Angelo Tofalo: «Nell’ambito della procedura – ha risposto a Verini – concorsuale tesa ad assumere, per l’intera amministrazione Difesa, dieci unità di assistente tecnico per la motoristica, la meccanica e le armi (Area funzionale seconda, fascia retributiva F2, nei ruoli del personale civile del ministero della Difesa), sei unità erano destinate presso il Polo di mantenimento armi leggere di Terni; a conclusione di detta procedura, quattro vincitori hanno assunto servizio presso l’ente in parola. Conseguentemente, si sta procedendo, mediante apposita richiesta di rimodulazione al Dipartimento della funzione pubblica, all’assunzione di tutti gli idonei non vincitori della suddetta procedura concorsuale, al fine di esaurire la relativa graduatoria (tre unità per il polo di Terni)». Si passa alle assunzioni straordinarie nel triennio 2019-2021 per il reclutamento di 294 unità tra assistenti e funzionari tecnici: «La competente direzione generale per il personale civile ha trasmesso, al Dipartimento della funzione pubblica un prospetto riepilogativo delle unità di personale da assumere mediante concorso unico tramite la commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (Ripam)».

NOVEMBRE 2018: «PER IL PMAL PERSONE CIVILE PRIORITARIO»

Il piano di fabbisogno: «Non definite unità per il polo di Terni»

Tofalo ha poi aggiunto che, rispetto al prospetto citato per le assunzioni (ann0 2019 per l’intera amministrazione Difesa), «include cinque unità complessive da destinare al polo in parola: un funzionario tecnico per la motoristica e la meccanica, un assistente tecnico per le lavorazioni, un assistente tecnico per la motoristica, la meccanica e le armi e due assistenti tecnici per le lavorazioni e la meccanica. Per l’anno 2020, sempre con riferimento alle assunzioni straordinarie (98 unità del profilo tecnico, di cui 88 di seconda area e 10 di terza area), al fine di assicurare la funzionalità e l’efficienza dell’area produttiva industriale – in particolare degli arsenali e degli stabilimenti militari -, la relativa esigenza è stata già comunicata al Dipartimento della funzione pubblica. Per quanto riguarda, invece, il piano del fabbisogno ordinario di personale civile per il triennio 2018-2020, si rende noto che sono previste 561 assunzioni, anche se, al momento, non sono state definite numericamente le unità da destinare al polo». In chiusura il sottosegretario ha ribadito che «in considerazione della prioritaria importanza che l’area tecnico-industriale riveste per la Difesa e tenuto conto dei rilevanti numeri di pensionamenti previsti fra il personale civile del dicastero, è stato dato mandato agli organi tecnici di predisporre, con proiezione fino al 31 dicembre 2024, una programmazione strategica delle esigenze funzionali di personale civile, già comprensiva delle assegnazioni, suddivise per aree e per profilo, agli enti in carenza di organico».

LA VISITA DEL MINISTRO GUERINI AL PMAL

Francesco Filipponi, capogruppo Pd in consiglio

«Urgente capire quante unità saranno impiegate a Terni»

Verini nel replicare ha sottolineato che la risposta del governo «è soddisfacente, ma è urgente – l’input – capire quante unità saranno effettivamente impiegate a Terni rispetto al piano del fabbisogno ordinario di personale civile per il triennio 2018-2020, ovvero quante delle 561 assunzioni saranno impiegate al polo ternano. C’è l’urgenza di una definizione numerica. Ringraziamo il governo per la prioritaria importanza investita sull’area tecnico-industriale per la Difesa e per la considerazione dei rilevanti numeri di pensionamenti previsti fra il personale civile del Dicastero. Riteniamo pertanto di ribadire la necessità di avere quanto prima dagli organi tecnici di predisporre, la proiezione fino al 31 dicembre 2024, della programmazione strategica delle esigenze funzionali di personale civile, già comprensiva delle assegnazioni, suddivise per aree e per profilo, agli enti in carenza di organico come quello di Terni».

Ast, Treofan e l’auspicio di inversione di tendenza

Verini ha poi esteso il discorso tirando in ballo anche Ast e Treofan: «Questo polo non ha solo una storia di quasi 150 anni, ma ha anche il compito di assicurare l’efficienza di materiali, mezzi ed equipaggiamenti in dotazione alle forze armate. Questa è la missione. Credo che ci sia bisogno di dare risposte ad una realtà produttiva di grande storia e qualità. Sarebbe un danno non invertire la tendenza di questo deperimento produttivo ed occupazionale. Il Pmal è una realtà molto importante che ha fatto l’identità della città che, in questo momento, si trova ad affrontare due situazioni di incertezza come la crisi del polo chimico e il futuro di Ast, messa sul mercato da Thyssenkrupp. Vicende che riguardano settori strategici del Paese. Vorrei raccomandare  ha concluso – il governo di far seguire i fatti alle parole, e nel minor tempo possibile».

Programmazione al 2024: «Quale quota per Terni?»

A stretto giro arriva il commento del gruppo consiliare del Pd: «Ringraziamo l’onorevole Verini per la presentazione dell’interrogazione sul Pmal di Terni e il governo per la risposta che riteniamo soddisfacente. È però imprescindibile sapere in tempi brevi il numero delle unità effettivamente impiegate a Terni rispetto al piano del fabbisogno ordinario di personale civile per il triennio 2018-2020, cioè quante delle 561 assunzioni previste saranno impiegate al polo ternano, così come quale quota sarà destinata a Terni – termina – della programmazione assunzionale fino al 2024».

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