di S.F.
Un «crollo di una massa rocciosa» registrato a metà gennaio in zona Madonna dell’Ulivo, legato alla pendice ‘Penne della Rocca’. Ci risiamo: dopo i problemi a Cesi, a Terni si registra un nuovo problema legato al rischio idrogeologico e il Comune procede con un nuovo intervento – utile alla riduzione del rischio – di somma urgenza da poco meno di 60 mila euro. Coinvolte una società di Bagnoregio ed una di Rieti.
SETTEMBRE 2022, IL PRECEDENTE A CESI: SOMMA URGENZA DA OLTRE 100 MILA EURO
Sopralluoghi e pericoli
Cosa è successo? A palazzo Spada sono arrivate segnalazioni da prefettura, carabinieri forestali e privati cittadini ed il Comune si è attivato – in campo il rup Leonardo Donati ed il geologo Paolo Paccara – per i sopralluoghi sul porto. Siamo all’altezza di strada di Pietrara. «Il distacco si è verificato, con ogni probabilità, da area di proprietà comunale ed il blocco roccioso risultava di ragguardevoli dimensioni con un volume stimato di circa 5/6 mc. Nel percorso di caduta verso valle, ha abbattuto diversi esemplari arborei insistenti nelle porzioni di territorio». C’è un pericolo in definitiva.
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La somma urgenza
Il verbale specifico per intervenire è del 16 febbraio e riguarda la necessità di rimuovere i pericoli post crollo. La perizia è di poco superiore ai 57 mila euro e la spesa è coperta dal fondo di riserva legata al bilancio 2022/2024: «La mancata, immediata realizzazione degli interventi cagionerebbe il rischio per la pubblica incolumità e danni certi all’Ente», viene specificato. C’è dunque il via libera all’appalto per lo Studio Baffo di Bagnoregio (Viterbo) per gli approfondimenti progettuali sul caso e la società Gentile Vittorino di Rieti per l’affidamento dei lavori in questione. Il ribasso applicato sarà del 22%. Per il semaforo verde – occorre la regolarizzazione dell’operazione – servirà tuttavia l’approvazione del consiglio comunale.