La dichiarazione la fanno, insieme, il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore al personale Cristhia Falchetti Ballerani, quasi che il sindaco voglia dimostrare l’assoluta consonanza con le posizioni dell’assessore: «Sulle politiche del personale l’amministrazione comunale di Terni intende procedere nella direzione già enunciata e delineata: produttività, meritocrazia, correttezza normativa, incentivi economici, sono elementi imprescindibili».
La normativa E tanto per chiarire meglio, Di Girolamo e Falchetti Ballerani spiegano che «in merito alle posizioni espresse da alcune sigle sindacali, l’amministrazione non può che ribadire che la produttività deve essere erogata in un quadro di correttezza normativa, al termine di un percorso di valutazione che spetta alla dirigenza dell’ente secondo obiettivi dati dall’organo politico nell’ambito dell’efficienza e dell’azione amministrativa. La regolarità, il rispetto della legge mettono l’ente al riparo da qualunque azione sanzionatoria che potrebbe in seguito verificarsi come è accaduto ad alcuni Comuni».
Scelta politica La scelta, spiegano sindaco e assessore, «è altresì politica in quanto in una fase di grave congiuntura economica e sociale che vede l’ente impegnato su più fronti occupazionali, compresi quelli relativi alla riorganizzazione delle municipalizzate, non si possono imboccare corsie preferenziali non giuste e difficilmente comprensibili per i cittadini. Il sindaco e la giunta hanno deliberato da tempo tutti gli atti necessari per mettere i dirigenti nelle condizioni di una corretta e attenta valutazione che deve riguardare l’intero anno».