Il sostegno al commercio di vicinato ed i distributori automatici, tempo di confronti in Comune. Giovedì mattina, durante il question time, si è sviluppato tête-à-tête tra il consigliere Marco Cecconi di FdI e l’assessore Stefania Renzi: mirino sulle recenti aperture e le annose difficoltà che sta attraversando la città ormai da un bel po’.
Terni, commercio: scatta l’interrogazione sui distributori automatici
«È sotto gli occhi di tutti il difficile andamento del commercio – l’esposizione di Cecconi in merito – di vicinato anche nella nostra città. In centro sono state poste in vendita attività di bar e gelateria, di contro stanno sorgendo numerosi punti vendita di distribuzione automatica. Da gennaio siamo fuori dal dissesto e sarebbe possibile intervenire concretamente sulla leva fiscale (Imu, Tosap, Taric)». Poi si arriva al dunque: «A quale società risponde l’apertura della maggior parte dei punti di vendita e a quale società l’apertura in Galleria Nuova?». Lunga la risposta della Renzi.
L’assessore al commercio ha sottolineato in primis – tralasciando la parte sulla Ztl, già nota da settimane – che «le attività di somministrazione alimenti e bevande cui si fa riferimento sono comunque di vicinato. Svolgono notoriamente una funzione di servizio anche in orari nei quali altre attività non possono essere aperte. Tanto è vero che, con il Covid, quando il presidente Conte decise di bloccare le attività, tra le 17 voci Adeco presenti nella delibera ci fu il commercio per mezzo di distribuzione automatica. Ciò per assicurare – ha proseguito – un minimo di servizio a chi lavora di notte come forze dell’ordine e operatori ecologici. Sembrano essere svolte da macchine, ma dietro c’è un bacino di lavoro fatto di tecnici, manutentori, operai, addetti alle pulizie e sicurezza che non è da sottovalutare».
Per la Renzi dunque «sono attività di vicinato con dignità pari ad altre». Poi le cifre: «I punti vendita sono 26 in tutto. Il primato spetta alla ditta Lm srl (4), seguita dalla Barlotta (3), Organtini (3), Carotti, 2p snc, Italgroup e Pancrazi (2) e altri con singolo punto. Il punto in Galleria Nuova? Intestato alla ditta individuale Carotti Paolo». In replica Cecconi ha messo in evidenza la non risposta sui Imu, Tosap e Taric, ma non solo: «Evidentemente si ritiene che il distributore automatico possa soppiantare attività di altro genere, addirittura sono state ritenute utili per coloro che operano di notte. Sorprende una risposta del genere, colpisce l’elenco delle attività e a chi fa riferimento l’ultima apertura: la ditta Carotti Paolo può essere nella conoscenza dell’assessore, su questo dovremmo riflettere tutti. La buona amministrazione è nell’interesse di tutti, non di qualcuno in particolare. Per l’assessore viva i distributori automatici».