‘Dolce’ o ‘birra’? Gli ordini venivano fatti via Whatsapp dai tanti clienti della zona di Terni. E loro arrivavano in sella alle proprie bici: rapidi, essenziali e pure abbastanza economici. Ma lo scorso novembre una 29enne di Acquasparta era finita in overdose da eroina, rischiando la vita. Da lรฌ erano partite le indagini che hanno consentito ai carabinieri della sezione operativa di Terni e dell’aliquota operativa di Amelia di arrestare – su ordine del gip di Terni – due tunisini di 25 anni: Mohamed Trabelsi e Saeifeddine Meftah, entrambi irregolari in Italia, per ‘spaccio di droga in concorso’.
L’indagine
Cosรฌ si รจ scoperto che il ‘dolce’ era l’hashish e la ‘birra’ la cocaina, ma i due spacciavano pure eroina. Ordini a raffica – con ottimi guadagni – e consegne da ‘fattorini’ per evitare i controlli su strada delle forze dell’ordine: per lungo tempo non hanno mai avuto problemi. Poi quel malore, le dichiarazioni fatte agli investigatori da un amico della giovane finita in ospedale, la conoscenza del territorio da parte dei militari impegnati nell’indagine – durata circa due mesi – hanno consentito di ricostruire per filo e per segno il ‘giro’ dei due. Che sono stati pedinati, filmati/fotografati, intercettati telefonicamente.
In carcere
Oltre a muoversi in giro per la cittร in bici, i due giovani arrestati sono senza fissa dimora: di volta in volta, si appoggiano presso abitazioni di amici connazionali. Probabilmente in cambio di qualche favore. L’indagine ha portato al sequestro di 25 dosi fra hashish ed eroina e alla segnalazione in prefettura – in qualitร di assuntori – di due giovani italiani. Un terzo cittadino straniero, cliente dei due tunisini, รจ stato invece denunciato. I due arrestati si trovano ora nel carcere di Terni, a disposizione dell’autoritร giudiziaria. Fine degli ordini.