Terni, due maxi torri telefoniche allo Staino

La prima è già montata, la seconda è in arrivo. Preoccupati i residenti: «Siamo circondati e ci fanno fare overdose di onde radio. Tra l’altro c’è l’ospedale ad un tiro di schioppo»

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Il secondo traliccio

Non passa inosservato, questo è un fatto. E; se come sembra, visto che in terra smontato ce n’è un altro; tra poco al lungo palo con in cima un impianto di trasmissione telefonica che è stato piantato in piazzale Bianchini Riccardi – a vocabolo Staino – se ne affiancherà un secondo, l’impatto visivo sarà decisamente ‘forte’.

Il ‘ripetitore’

Le onde radio Ma a preoccupare, dicono le due signore che incrociamo quando andiamo a fare le foto, «mica è tanto quello che vediamo, quanto ciò che non si vede, ma che ci potrebbe fare molto male. Tutte queste antenne, peraltro, stanno proprio a un tiro di schioppo dall’ospedale e siamo certi che la cosa sia del tutto legittima?».

Altre antenne

L’Arpa Dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale fanno sapere che «se le autorizzazioni sono state concesse e i lavori sono iniziati vuol dire che non è stato ravvisato nessun rischio per la salute» e quindi discorso chiuso. 

La piattaforma pronta anche per la seconda torre

Tornaconto Chiuso? Forse, ma intanto i lavori filano via spediti: «Guardi lì – dicono ancora le due signore – sul tetto di quel palazzo, a poche decine di metri, ci sono altri impianti del genere e noialtri, qui ci troviamo proprio in mezzo a questo bombardamento di onde radio. Loro diranno pure che non c’è pericolo, ma noi siamo preoccupate». La concessione del terreno per piazzare le due nuove torri frutterà certamente qualche migliaio di euro all’anno al Comune, che a pagare sarebbe la Galata, una newco creata da Wind proprio per gestire le torri di trasmissione: «Loro – è il commento – incassano i quattrini e a noi ci regalano una bella overdose di onde magnetiche». 

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