Terni e futuro: «Troppi spazi inutilizzati»

Ceccotti (Progetto Terni) chiede di ripartire dai ‘contenitori’ lasciati vuoti dall’università. Con un impegno degli ordini professionali

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di Giovanni Ceccotti
Movimento civico ‘Progetto Terni – Sicurezza e legalità’

Il dibattito sulla costituzione della nuova Fondazione per Terni città universitaria, vuole essere la base di un ragionamento volto ad individuare alcune direttrici per far ripartire lo sviluppo culturale ed economico della città. Oggi la situazione relativa alla disoccupazione è molto critica: si è passati dal 2% al 12% in pochi anni, con incremento di circa 10 mila disoccupati che devono essere ricollocati nel mondo del lavoro. E’ necessario uno shock.

A Terni devono partire nuove iniziative volte a sviluppare aree di crescita per favorire l’occupazione e l’auto-occupazione. Ci sono tanti, troppi, contenitori realizzati con i soldi pubblici, alcuni anche abbandonati a seguito della dismissione del polo universitario da parte dell’università di Perugia. Citiamo brevemente Collescipoli (ex economia), Maratta (ex scienze della comunicazione), Pentima e San Valentino.

Non vogliamo né fare polemica con gli errori del passato, né metterci contro l’università di Perugia, vogliamo solo favorire l’utilizzo di tali contenitori, vuoti e abbandonati, per proporre nuove iniziative per la città, cercando alleanze sia a Terni che fuori con tutti coloro che possono dare un concreto contributo di idee e progetti.

Crediamo in un progetto globale lanciando a tutti i professionisti e agli ordini professionali, architetti, ingegneri, commercialisti, avvocati, il messaggio di farsi parte diligente e attiva per proporre nuove iniziative e progetti per ‘immaginare’ una nuova città, e di unire le forze per rilanciare in ogni modo lo sviluppo economico e culturale di Terni.

Qual è il ruolo dell’università? E’ necessario sviluppare nuovi progetti, coinvolgere gli imprenditori, cercare nuove partnership anche con altri atenei italiane e straniere. Il movimento civico Progetto Terni ha iniziato a selezionare progetti per una città che ha bisogno di nuove idee e azioni concrete. Non si può assistere passivamente alla lenta decomposizione ma è necessario e urgente fare delle proposte innovative, con coraggio e ambizione.

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