Terni, ecco ‘Promise’: «Un amore a colori»

Domenica 14 febbraio verrà inaugurato ufficialmente il lavoro al murales firmato dall’artista marchigiano Giulio Vesprini

Condividi questo articolo su

di Francesca Torricelli

«In tre giorni sarà realizzata», avevano garantito venerdì. E in fatti eccola qui, ‘Promise’, un’opera di street art a firma dell’artista marchigiano Giulio Vesprini, lunedì, in una grigia mattinata di febbraio, colora e risplende in piazza della Pace a Terni.

ALCUNI SCATTI DURANTE LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA

Terni piazza della Pace murales (19)L’inaugurazione A seguito di una lunga indagine condotta sugli effetti che operazioni di arte urbana possono donare a una città, in termini di consapevolezze identitarie e valorizzazione dei luoghi che si abitano, l’associazione culturale ‘Primavere Urbane’ di Terni ha scelto piazza della Pace e l’artista come punti di partenza per ‘Wow – Urban art project’. L’opera, grazie al contributo del Comune di Terni, in collaborazione con Ater e Asm spa, sarà ufficialmente inaugurata domenica 14 a partire dalle 16.30. In occasione dell’inaugurazione l’artista, l’associazione ‘Primavere Urbane’ e la comunità di piazza della Pace, organizzeranno un aperitivo di quartiere per festeggiare insieme a tutta la città.

L’INTERVISTA ALL’ARTISTA GIULIO VESPRINI – IL VIDEO

Terni piazza della Pace murales (16)‘Promise’ «L’opera è caratterizzata da due composizioni principali: una di matrice grafica che vede la graduale deformazione del tema del cerchio, l’altra con elementi di botanica applicati sopra come fosse un collage», così l’artista descrive il suo progetto. «La parte con gli elementi di botanica rappresenta la rivincita della natura sul cemento mal pensato. È la natura che si riprende i suoi spazi. La linea grafica da equilibrio alla struttura, parla di movimenti urbani attivi e fa tornare a comunicare un’abitazione altrimenti anonima. Allontanandosi dal murales si può intravedere un cuore, non come sintesi grafica, ma come organo. Tutto il lavoro viene firmato con un numero progressivo e una parola chiave che in questo caso è ‘Promise’. Molteplici sono i riferimenti legati a questo nome: la ‘Festa della promessa’ a Terni, nel giorno in cui l’opera è stata terminata, ma anche una promessa di street art fatta ai ternani, un regalo che parla d’identità attraverso i colori».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli