Terni, Eskigel-sindacati il confronto si accende

Le sigle avevano criticato la scelta di affidarsi agli ‘interinali’. La replica: «Cinquanta stabilizzazioni. E non perderemo il know how»

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La polemica l’avevano sollevata i sindacati – Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil – che, senza mezzi termini, avevano parlato di «attacco ai diritti dei lavoratori e al contratto di lavoro». Casus belli: l’intenzione dell’azienda di ‘delegare’ l’assunzione del personale stagionale (circa 400 unità) ad un’agenzia interinale, con il rischio di un continuo turnover e la perdita del diritto di precedenza da parte dei lavoratori già impiegati.

ESKIGEL, PARLA IL CAPO DEL PERSONALE – VIDEO

«Stabilizzazioni» Accuse a cui la Eskigel risponde attraverso il direttore risorse umane Svevo Valentinis: «Al di là delle imprecisioni – spiega – ciò che finora non è stato detto è che la Eskigel, avvalendosi di una società di ‘somministrazione’ fra le più quotate al mondo (la Randstad, ndR), ha appena stabilizzato cinquanta persone. Lavoratori scelti in base a criteri di necessità, competenza e merito che sono stati assunti a tempo indeterminato con contratto part time verticale per dieci mesi».

Flessibilità Poi, però, il responsabile del personale spiega perché l’azienda si è affidata ad una società interinale per assumere ‘stagionali’: «Questa scelta risponde ad una decisione centrale e all’esigenza di una maggiore flessibilità che consente di poter contare sul personale necessario in relazione alle produzioni del periodo. Ciò ci consente di evitare ferie ‘forzate’ e di assumere lavoratori in base alle necessità che il mercato impone e che variano durante l’anno, senza fissare paletti temporali come quello rappresentato dagli otto mesi continuativi per i contratti a tempo determinato». Contratti più brevi, quindi, e in linea con le esigenze produttive.

Rassicurazioni In questo senso l’azienda non intende comunque rinunciare al know-how di chi ha già lavorato in Eskigel: «Sarebbe un controsenso non avvalersi del personale che ha già maturato un’esperienza in azienda – afferma Svevo Valentinis -. Per questo intendiamo richiamare, già dalla prossima settimana con l’avvio della produzione, i lavoratori su cui abbiamo potuto contare in passato. Nulla cambia da questo punto di vista, considerando poi che gli aspetti retributivi e contributivi sono identici». Sul futuro dell’azienda: «Copriamo circa il 65% del mercato nazionale della grande distribuzione. Le nostre attività sono rivolte per oltre il 90% all’Italia, con alcune singole produzioni destinate all’estero. Siamo sicuramente un’azienda sana».

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