di S.F.
«Tempistiche? La durata della convenzione per le opere di urbanizzazione è compatibile con l’intervento edilizio riguardante l’involucro. Superconti ha realizzato gli interventi preordinari all’attuazione, vale a dire il piano di bonifica bellica. Concluso. E siamo in attesa dell’invio del cronoprogramma esecutivo da parte della società per poter avviare materialmente i lavori: dalle interlocuzioni avute sembrerebbe che partiranno entro quest’anno». Parole del funzionario tecnico con alta professionalità del Comune di Terni, Federico Nannurelli, nell’ambito del maxi restyling dell’ex mercato coperto a Terni. Del tema se ne è parlato giovedì mattina in I commissione.
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I parcheggi
La curiosità era per lo più legata alle tempistiche considerando che tutto il resto è più o meno noto. In ogni caso c’è stato un riepilogo generale, seppur tarato sulle opere di urbanizzazione – quindi non la riqualificazione dell’involucro – dall’importo di 550 mila euro. Tutto basato sulla convenzione attuativa stipulata tra le parti un anno fa: «Parliamo delle opere pubbliche accessorie», ha esordito Nannurelli, nella circostanza accompagnato dalla collaboratrice Silvia Tombesi. «Previsti 556 mq di marciapiedi, nuove superfici e spazi pedonali per 370 mq, strade e parcheggi per 2.095 mq, 48 posti auto riposizionati (12 per persone con disabilità) e 34 da monetizzare per una cifra di 187 mila euro». Il motivo della diminuzione è già stato dibattuto a lungo: «Non sono conformi i parcheggi attuali, ci dobbiamo attenere alla legge regionale del 2015». Ci sarà poi lo sviluppo della galleria urbana da 245 mq (sarà chiusa di notte e con videosorveglianza), la manutenzione del manto stradale e della pavimentazione. Da ricordare che al momento i posti calcolati sono 103 (dimensioni non ‘valide’): «Ce ne saranno 82», circa le metà dei quali realizzati direttamenti da Superconti in quanto non rientranti nelle opere di urbanizzazione. Bene. Non resta che attendere l’avvio. Certo è che i cittadini sono in attesa – chiaro che il cantiere comporterà un discreto impatto, forse superiore a quello del teatro Verdi – da un bel po’.
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