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Home » Terni, fine della corsa per le cellule staminali

Terni, fine della corsa per le cellule staminali

di Marco Torricelli
15 Settembre 2017
in Apertura 5, Attualità
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
L'ex Milizia (foto archivio)

L'ex Milizia (foto archivio)

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di Marco Torricelli

Il messaggio sembrava arrivare da una persona bene informata: «Nella palazzina ‘ex Milizia’ (quella che era stata pensata per ospitare l’attività della ‘Fondazione cellule staminali‘ e che l’Azienda ospedaliera, dopo una manfrina andata avanti per anni, ha alla fine acquistato dall’Ater; ndr) hanno portato due servizi ospedalieri: anatomia patologica e medicina legale. Anatomia patologica è lì da una decina di giorni, ma non tutti i laboratori». 

Maurizio Dal Maso

La verifica Inevitabile chiedere ai diretti interessati: «La palazzina della ex Milizia non la possiamo ancora utilizzare – aveva spiegato il direttore generale dell’ospedale, Maurizio Dal Maso – tanto che abbiamo chiesto all’Ater di ‘darci le chiavi’ entro il primo di ottobre. Non è quindi semplicemente possibile che la cosa che le hanno detto sia vera». E il presidente dell’Ater, Alessandro Almadori, aveva confermato, dicendo che «sono in via di definizione gli atti amministrativi e la consegna delle chiavi avverrà a breve».

Nessun laboratorio Tutto vero: la ‘ex Milizia’ è vuota. Circa 3.500 metri quadrati di spazio – su tre piani – inutilizzato. E che così resterà per almeno un anno. Perché, tanto per cominciare: «Il contratto con Ater non lo abbiamo ancora firmato – ribadisce il direttore generale dell’ospedale – e fino a quando la situazione resterà sospesa non possiamo proprio mettere nulla lì dentro». E poi perché «una volta entrati in possesso dello stabile, dovremo dare il via alle procedure che ci permetteranno di realizzare i laboratori». A spanne si può ipotizzare che almeno quattro o cinque mesi se ne andranno per mettere ‘a bando’ i lavori e qualcosa di più, poi, per farli.

Anatomia patologica Piuttosto è interessante prendere atto di quello che dice Dal Maso a proposito dell’utilizzo di quello stabile: «Ci andrà certamente anatomia patologica – spiega il direttore dell’ospedale – e gli riserveremo due piani, compreso quello interrato; mentre è assolutamente escluso che possa trovarvi posto la medicina legale». Al piano terra andranno tutti i laboratori, mentre nel sotterraneo troveranno posto gli archivi e gli impianti dedicati. 

Angelo Vescovi

De profundis Per quanto riguarda il resto, dice ancora Dal maso, «stiamo valutando quale possa essere l’utilizzo migliore». Ma di sicuro «non ci andrà nulla che riguardi l’attività specifica della ‘Fondazione cellule staminali’ (sabato sul tema delle staminali c’è un convegno; ndr), visto che mi sembra chiaro che tutta la loro attività (nonostante le rassicurazioni del professor Vescovi; ndr) si sia spostata a San Giovanni Rotondo». 

L’ipotesi Tanto è vero che si starebbe pensando di utilizzare il secondo piano della struttura – che a differenza di quello che verrà occupato da anatomia patologica deve essere completato, perché i lavori non sono mai stati portati a termine – per gli ambulatori riservati all’attività libero professionale dei medici dell’ospedale ternano. Ma è piuttosto probabile che questo avvenga in una fase successiva.

Si attende Ater Ora non resta che attendere Ater, per la firma delle carte che sanciranno il passaggio di mano della ‘ex Milizia’ e pure delle chiavi. Nel frattempo – anche se qualcuno, per motivi difficili (o forse nemmeno tanto) da comprendere, fa circolare informazioni inesatte – quello stabile resta vuoto.  

«Ricerca continua» La ‘Fondazione cellule staminali’ e la direzione dell’Azienda ospedaliera di Terni, però, dopo aver confermato che «per mutate esigenze le attività di ricerca del Laboratorio Cellule Staminali non sono state e non saranno più trasferite presso la Palazzina Ex Milizia che di recente è stata acquistata dall’Azienda Ospedaliera e destinata ad altre attività», precisano che «ciò nonostante le attività di ricerca della Fondazione Cellule Staminali e la Produzione GMP del Prof. Vescovi continuano ad essere eseguite presso la Cell Factory Laboratorio Cellule Staminali situato al terzo piano dell’Azienda Ospedaliera S. Maria. Il Laboratorio è autorizzato da AIFA alla produzione di cellule staminali neurali umane per il trattamento di malattie neurodegenerative ed è una delle 15 Officine Italiane autorizzate alla produzione di Medicinali per Terapie Avanzate (ATMPs)».

San Giovanni Rotondo La struttura, spiegano la Fondazione e l’ospedale, «ha prodotto le cellule utilizzate per la sperimentazione di fase I sui malati di SLA che ha visto il trattamento di 18 pazienti conclusosi nel 2015. Nel medesimo anno è iniziato l’iter documentale di richiesta di attivazione di una sperimentazione di Fase I sui malati di Sclerosi Multipla Secondaria Progressiva che è attualmente in corso di reclutamento e che prevede l’inizio dei trattamenti sui pazienti nei primi mesi del 2018, e la Cell Factory continuerà a produrre le cellule sia per la sperimentazione di II fase della SLA che per la sperimentazione fase I di Sclerosi Multipla. L’Azienda Ospedaliera S. Maria è uno dei partecipanti alla sperimentazione multicentrica che prevede la collaborazione con l’IRCCS Casa Sollievo Sofferenza di S. Giovanni Rotondo che è sponsor della sperimentazione. Nella nostra Azienda Ospedaliera di Terni saranno prodotte in regime di GMP le cellule staminali da utilizzare per il trial clinico, inoltre Terni sarà anche centro di reclutamento e presso questo nosocomio verrà eseguito l’intervento chirurgico per l’inoculo del farmaco cellulare ad opera del Dipartimento di Neurochirurgia».

La Sla La precisazione – che in nessun punto smentisce che il rispetto al progetto originario, l’esperienza ternana è diventata e sarà sempre più una cosa diversa – prosegue spiegando che «sono inoltre in corso di definizione le attività di autorizzazione della sperimentazione clinica di Fase II sui malati di SLA che prevedrà l’arruolamento di un numero maggiore di pazienti da trattare il cui inizio è previsto per il prossimo anno. Informazioni dettagliate sulla sperimentazione di Fase I sono disponibili sul sito dell’Azienda Ospedaliera di Terni www.aospterni.it e le attività scientifiche del laboratorio cellule staminali sul sito della Fondazione Cellule Staminali www.fondazionecellulestaminali.it». Per concludersi dicendo che «il convegno sulle cellule staminali in programma sabato 16 settembre ‘Donazione cellule staminali da cordone ombelicale’ non riguarda le attività del Laboratorio Cellule Staminali di Terni».

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