Freddo, troppo, e allora la Provincia cerca di correre ai ripari. Quei dodici gradi registrati nei giorni scorsi hanno fatto scattare – di nuovo, sulla questione gli studenti avevano chiesto e ottenuto un incontro già a dicembre – di nuovo l’allarme e l’amministrazione provinciale non ha atteso troppo nel rispondere: «Gli impianti di riscaldamento funzionano bene, rimangono accessi diciannove ore su ventiquattro e la situazione, dopo i problemi di due giorni fa, sta migliorando, come confermato anche dalla scuola». Fatta una una verifica dell’impianto in seguito alla protesta di alcuni genitori.
No anomalie Il neo presidente della Provincia Giampiero Lattanzi e la dirigente al settore Donatella Venti (tra coloro che parlò con la delegazione di studenti a dicembre) spiegano che «i nostri tecnici hanno immediatamente analizzato i report relativi al funzionamento delle caldaie. In base ai dati esaminati si è potuto vedere che il sistema di riscaldamento non ha accusato anomalie ed ha funzionato correttamente. Il nostro parco tecnologico è inoltre tra i migliori e garantisce una costante efficienza in tutte le scuole superiori. I problemi che si sono verificati al Casagrande – continuano – sono quindi riconducibili sostanzialmente a due fattori».

I problemi quindi sono da addebitare «al freddo intenso di questi giorni, che è un fatto anomalo rispetto agli ultimi anni e alla struttura stessa dell’edificio, soprattutto alcune ali; lo stabile, di proprietà del Comune di Terni, fu costruito – sottolineano – molti anni fa e poi passò in gestione alla Provincia. L’ente in questi anni ha investito moltissime risorse per aumentare il comfort termico al suo interno: abbiamo ampliato gli elementi dei termosifoni e rifatto controsoffitti ed infissi ma purtroppo la concezione architettonica, con le grandi vetrate che lo caratterizzano, rende difficile evitare il fenomeno della dispersione di calore. La soluzione ottimale – concludono – sarebbe la realizzazione del cappotto termico ma questo comporterebbe l’investimento di ingenti risorse di cui la Provincia, per l’effetto dei noti e fortissimi tagli, purtroppo al momento non dispone».