di S.F.
Se ne è parlato molto negli ultimi mesi – già sul finire del 2023 – e ora ci siamo. A Terni è stato chiuso il quadro sulla documentazione per il maxi appalto quinquennale per il verde pubblico e il decoro: approvato il progetto per il cosiddetto ‘global service’ da importo d’appalto pari a 5 milioni 896 mila euro e costo complessivo per il Comune di Terni da 7,6 milioni di euro. C’è il mandato al dirigente Piero Giorgini per procedere con la determinazione d’indizione della procedura di gara di rilevanza comunitaria.
IL CAPITOLATO ED I DETTAGLI DEL MAXI APPALTO PER VERDE/DECORO

L’importo a base di gara è quantificato in 5 milioni 684 mila euro (i 212 mila euro mancanti rispetto alla somma riportata sopra sono legati agli oneri per la sicurezza da interferenze, non soggetti a ribasso) e l’appalto riguarda un bel po’ di servizi legati alla manutenzione del verde. Esempi? Superfici a prato, aiuole, rotatorie, parchi, giardini, cigli stradali, piste ciclabili, impianti di irrigazione, attrezzature ludiche, arredo urbano, diserbo meccanico/chimico delle erbe infestanti su aree pavimentate, gestione fioriere, aree cani non gestite da comitati di quartiere, gestione fitosanitaria, monitoraggio/vigilanza delle alberature, e pronti interventi/a chiamata in materia di decoro urbano.

L’appalto si divide poi in servizi a canone da contabilizzare a corpo ed extra canone a misura: nel primo caso la cifra in ballo è da 4,9 milioni di euro, nel secondo si parla di 935 mila euro. «L’importo del contratto può variare, in aumento o in diminuzione, esclusivamente per la parte di servizi extra canone», viene specificato. Il lotto tuttavia è unico perché le «caratteristiche del servizio da affidare richiedono un interlocutore unico, da intendere anche come unico centro di responsabilità a cui far riferimento, che assolve alle esigenze del territorio con flessibilità operativa e disponibilità continuativa».

Di mezzo ci sono anche gli interventi di manutenzione ordinaria per la rivitalizzazione dei centri storici, delle aree degradate, la rimozione dei rifiuti organici lignei derivanti dalle attività di taglio eseguite dai vigili del fuoco per esigenze di sicurezza, pulizia dei sottovia/scalinate, azioni su zone colpite da gesti vandalici, eliminazione di segnaletica danneggiata, defissione di locandine e manifesti abusivi, cancellazione di scritte che deturpano il patrimonio pubblico e controllo biologico degli uccelli indesiderati. Tra gli extra canone rientrano invece il consolidamento di alberi con tiranti statici/dinamici e la messa a dimora di nuovi alberi per la forestazione urbana: «Le prestazioni extra canone potranno essere attuate solo su disposizione di servizio del responsabile unico di progetto o del direttore dell’esecuzione». Vale a dire il Rup Federico Nannurelli. Numerose le penali inserite, tra le quali 1.000 euro per la «mancata esecuzione di interventi richiesti con carattere di estrema urgenza».