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Aggiornamento 1° gennaio ore 19.40 – L’incendio che ha ucciso Anna Laoreti e Mauro Broccucci sarebbe divampato nel corso della notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Avevano avuto contatti sociali fino alla tarda serata di Capodanno e ad accorgersi per prima del dramma è stata una familiare intorno alle ore 13 di mercoledì. L’abitazione è stata posta sotto sequestro per procedere ai necessari accertamenti tecnici da parte dei vigili del fuoco di Terni, così come le autopsie che l’autorità giudiziaria disporrà, riguarderanno sia le salme della donna e del figlio che quella del cane, Mody, il golden retriever di famiglia. Al momento nessuna ipotesi viene esclusa ma non ci sono elementi concreti che – allo stato – facciano propendere da un’ipotesi diversa da quella accidentale, dall’incidente domestico. La ricostruzione dei fatti si basa comunque sugli accertamenti tecnici che verranno eseguiti nei prossimi giorni. La questura di Terni ha diffuso una nota riepilogativa in cui si legge che «nella tarda mattinata di oggi personale della squadra Volante interveniva in via XX Settembre n. 77 su richiesta del 118 che, unitamente ai vigili del fuoco, si recavano all’indirizzo in questione per una sospetta fuga di gas. Una volta giunti sul posto, gli operatori constatavano trattarsi di un incendio, ormai estinto, sviluppatosi all’interno di una camera dell’appartamento. Nell’abitazione si trovavano due persone decedute unitamente al cadavere di un animale domestico. Con l’ausilio dei vigili del fuoco si provvedeva in via cautelare ad evacuare la palazzina di due piani. Sono in corso accertamenti sulle cause del rogo e dei due decessi».
Aggiornamento 1° gennaio ore 18.15 – Le vittime sono Anna Laoreti, 86 anni e in pensione, dopo aver lavorato per anni come sarta. E il figlio Mauro Broccucci, 59 anni, pasticcere presso la nota pasticceria ternana Paggi e Serangeli. Da quanto appreso, le salme di madre e figlio erano nelle rispettive camere da letto. Quella del 59enne, parzialmente carbonizzata – il che lascia pensare che l’innesco sia avvenuto in quello spazio – e quella dell’86enne, invalida e con problemi di deambulazione, senza particolari segni causati dal fuoco, che fa ipotizzare un decesso per inalazione di monossido. La donna è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Orvieto, l’uomo in quello del nosocomio di Spoleto.
Aggiornamento 1° gennaio ore 15.35 – Una delle due persone – l’uomo – sarebbe parzialmente carbonizzata, ma l’effetto del fuoco potrebbe essere successivo il decesso per asfissia. Da quanto appreso, il rogo potrebbe addirittura essere divampato il giorno precedente la drammatica scoperta – ovvero martedì 31 dicembre 2024 -, considerando alcuni elementi. Come la temperatura delle pareti riscontrata dai vigili del fuoco, relativamente bassa in relazione allo stato dei luoghi e ai danni da fuoco e fumo al’interno dell’abitazione. Un aspetto che, se confermato, potrebbe far sorgere interrogativi sul fatto che nessuno in zona abbia percepito, durante il tragico rogo, ciò che stava accadendo. Cause dell’incendio e delle due morti sono ancora da comprendere e rappresentano il cuore dell’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Terni.
Aggiornamento 1° gennaio ore 14.55 – Da quanto appreso, le due persone decedute sono una donna di 86 anni (A.L. le sue iniziali) ed il figlio di 59 anni (M.B.), entrambi di Terni. Sarebbero deceduti a causa delle esalazioni sprigionatesi dal rogo domestico.
Drammatica scoperta nella tarda mattinata di mercoledì 1° gennaio 2025, a Terni. A seguito di un incendio divampato in un’abitazione posta al piano terra di una palazzina in via XX Settembre 77, due persone sono morte: si tratterebbe di una donna e del figlio, entrambi ternani.
Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i vigili del fuoco e gli agenti della squadra Volante della questura di Terni. Da quanto appreso, nell’appartamento sarebbe morto anche il cane di famiglia, un golden retriever. Indagini in corso per comprendere le cause della tragedia, finita all’attenzione dell’autorità giudiziaria di Terni nella persona del procuratore Andrea Claudiani.