Un avviso pubblico esplorativo ‘non vincolante’ per la concessione di valorizzazione – per ora si tratta di manifestazioni di interesse – di un bel po’ di immobili nei borghi di Terni. Con finalità turistiche, alberghiere, culturali e sociali. A provarci è il Comune di Terni, come spiegato nel corso di una conferenza stampa giovedì mattina.
TUTTI GLI IMMOBILI IN BALLO: L’AVVISO PUBBLICO INTEGRALE
In sostanza una manovra per capire se c’è qualcuno interessato a prendersi gli immobili «caratterizzati da un evidente fenomeno di abbandono sia in termini di popolazione che di patrimonio immobiliare». In caso di riscontro positivo, sarà predisposto lo specifico bando di concessione. Gli edifici? Tra i più curiosi/interessanti c’è la biglietteria della cascata delle Marmore (belvedere superiore), il castello di Battiferro, le ex scuole dei borghi (Piediluco, Collestatte, Miranda ecc.) e l’ex sede comunale di Collescipoli. In tutto sono 17.
A parlarne sono stati l’assessore al turismo Michela Bordoni, il dirigente al governo del territorio Federico Nannurelli e il funzionario con elevata qualificazione Omero Mariani: «Uno slancio – le parole della Bordoni – per la vocazione turistica del territorio che, portiamo avanti, dopo una verifica su ogni borgo con sopralluoghi. Abbiamo ascoltato i suggerimenti dei cittadini. Nel primo anno abbiamo studiato per lo sviluppo di un piano di marketing territoriale aprendo alle antiche municipalità, poi la ricognizione. Con l’obiettivo di creare l’albergo diffuso nei borghi». Tirate in ballo anche Sviluppumbria e Gepafin per i recenti bandi pubblicati: risorse a fondo perduto o agevolate per chi punta sul settore turistico-ricettivo.
La Bordoni ha poi aggiunto che il 13 novembre «il sindaco ha firmato un importante documento per aderire all’associazione ‘I borghi più belli d’Italia, proponendo Collescipoli come borgo ospite nel 2026. Ci riferiscono che hanno accettato la nostra candidatura, aspettiamo la formalizzazione». Nannurelli è invece sceso nei dettagli: «Puntiamo a valorizzazione del territorio con il patrimonio immobiliare. Finora si è parlato di gestione, ora si procede per mettere a sistema la ricchezza tramandata nei borghi per un rilancio e una diversificazione dell’economia. Il Comune ha mappato tutti gli edifici per capirne lo stato di conservazione e la vocazione». Vedremo come andrà.