Terni, il M5S: «L’Asm deve restare pubblica»

De Luca e Pococacio: «Proporremo una delibera che preveda il mantenimento della totalità delle azioni e l’ampliamento della base sociale ad altri Comuni»

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Le parole chiave sono due: ‘controllo analogo’. E si riferiscono ai rapporti tra un ente pubblico ed una società in house o, meglio, il controllo analogo sarebbe il requisito essenziale. Se la mano pubblica possiede il requisito della totalità del pacchetto azionario della società affidataria, questa è in house, altrimenti no.

L’Asm Parte da questo, l’iniziativa che si appresta a lanciare il M5S di Terni «con due proposte di delibera, che sottoporremo al consiglio comunale di Terni – spiega Thomas De Luca – con le quali la giunta dovrebbe stabilire intanto la volontà, proprio per rispettare il principio del controllo analogo, della conservazione sotto il controllo pubblico dell’intero pacchetto azionario di Asm, e poi dare il via ad una campagna di allargamento della compagine societaria, prevedendo l’ingresso di altri Comuni e l’ampliamento dell’area di intervento, pensando all’intera Umbria».

Modello Contarina Quello a cui fanno riferimento, i consiglieri comunali del M5S di Terni «è il ‘modello Contarina’ (dal nome dell’azienda che opera nel Trevigiano e i cui eccellenti risultati erano stati presentati anche nel corso della ‘due giorni’ sull’ambiente che si è svolta a Terni nel mese di giugno; ndr) e che dimostra come una corretta gestione di comparti decisivi, come quello dei rifiuti o del servizio idrico, per esempio, possa rivelarsi non solo virtuoso dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, ma anche economicamente profittevole».

Il confronto Per arrivare ad una proposta organica «organizzeremo un confronto publico, sabato 22 ottobre alle 16 a palazzo Gazzoli – dice Valentina Pococacio – al quale abbiamo inviato la nostra parlamentare Federica Daga, che fa parte della commissione ambiente della Camera dei deputati e nel corso del quale sarà chiaro per tutti che per il M5S di Terni la fase della critica è sempre accompagnata da quella della proposta. Noi puntiamo alla sostanza delle cose e ci pare, soprattutto in questo caso, di aver avuto riscontro preventivi interessanti da parte di colleghi consiglieri di maggioranza, che speriamo possano fornire ulteriori elementi di approfondimento, così da arrivare ad una proposta di delibera più completa».

La delibera Perché se quel documento, quando avrà superato l’esame dei dirigenti comunali e poi della commissione consiliare, arriverà in aula ed il consiglio lo dovesse approvare «sarebbe immediatamente applicabile e di Asm non potrebbe essere venduto nemmeno un pezzetto ai privati, ma si dovrebbe anzi accelerare sull’allargamento della base pubblica e si potrebbe mettere finalmente mano anche ad un’altra questione annosa e deleteria come l’affidamento della gestione del servizio idrico da Sii ad Asm».

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