Foconi e Tokyo: «Ancor più voglia»

L’emergenza sanitaria per il covid-19 ha fatto scattare il rinvio di Tokyo 2020. Il fuoriclasse del Circolo Scherma Terni: «Prima la sicurezza, poi il resto»

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«Affronteremo il percorso con ancor con più voglia». Il sogno olimpico di Alessio Foconi, ormai al top mondiale da anni nel fioretto, è solo rinviato: in settimana il Cio ha ufficializzato il rinvio al 2021 delle Olimpiadi di Tokyo a causa del covid-19 ed il fuoriclasse del Circolo Scherma Terni non può che riavvolgere il nastro e pensare alla nuova preparazione che lo attende. Con il giusto spirito di sempre.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Alberto Tiberi e Alessio Foconi

L’attesa e la voglia

Foconi è nel pieno della maturità sportiva e all’attivo ha già medaglie d’oro a campionati italiani, Universiadi, europei e mondiali. Manca l’Olimpiade e il fiorettista dell’Aeronautica Militare dovrà ancora attendere per tentare l’assalto in terra nipponica, dove tra l’altro ha già trionfato: «Prima la sicurezza e poi tutto il resto. Appena capiremo come sarà organizzata – spiega l’atleta dell’Aeronautica Militare – la stagione potremo anche programmare il nostro allenamento. Sicuramente il nostro lavoro non si ferma e una volta finita questa emergenza».

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La giusta decisione

Ora va tutto ricalibrato: «Eravamo consapevoli – spiega il presidente del Circolo, Alberto Tiberi – e in un certo senso ci aspettavamo questa decisione. La cancellazione delle Olimpiadi, viceversa, sarebbe stato un disastro sportivo. Il rinvio al 2021 è giusto perchè consentirà agli atleti di essere presenti e di prepararsi adeguatamente. Si era parlato di posticiparle ad ottobre 2020 ma sarebbe stato un rischio per la salute. Pensate cosa potrebbe succedere se anche solo un atleta risultasse positivo al virus. Il nostro pensiero va prima di tutto alle persone che non ci sono più e a tutti coloro che stanno soffrendo; questa tragedia costringe le persone a stare distanti. Siamo colpiti tutti, anche noi del CsT  che siamo una grande famiglia: penso agli allievi e ai maestri che non possono stare insieme e naturalmente soffrono di questa situazione. Ma il mondo sportivo saprà riprendersi, per primo Alessio che è il nostro grande trascinatore».

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