‘Terni in centro’, il consorzio resta solo

Ultimatum scaduto, Confesercenti fa un passo indietro, ma lancia frecciate

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La risposta arriva quando l’ultimatum del consorzio ‘Terni in centro’ è scaduto. E il contenuto era ampiamente prevedibile. Anche a se a firmarla, la risposta, non è quella Confesercenti a cui il consorzio si era rivolto, ma, quasi a far notare che la faccenda non è chiusa definitivamente, è la ‘Costituenda associazione per la realizzazione del Centro commerciale di Terni’.

La replica «Prendiamo atto – è l’incipit – della non volontà di rispettare l’accordo verbale raggiunto in presenza dell’assessore Daniela Tedeschi, del presidente della Camera di commercio Giuseppe Flamini e del presidente del vostro Consorzio Francesco Shu».

La precisazione Premesso, dice l’associazione «ad onor del vero che la costituenda associazione per la partecipazione al Bando regionale per la realizzazione del ‘Ccn’ di Terni, non ha mai chiesto, né sollecitato incontri con le autorità, ma ha soltanto partecipato a riunioni ufficiali promosse dal presidente Flamini ed in
ultimo dall’assessore Tedeschi, che ringraziamo per la loro paziente opera di mediazione. Ci siamo impegnati per una ricomposizione dei due progetti in campo e ci siamo resi disponibile a ricercare delle soluzioni che non penalizzassero nessuna delle imprese aderenti, nella solo intenzione di far vincere la città di Terni, coloro che hanno creduto al Ccn, le associazioni di rappresentanza».

La «non disponibilità» Poi c’è l’affondo finale: «Ora al di là delle note pretestuose, è evidente la non disponibilità del vostro consorzio, per evidenti ragioni economiche verso i vostri consorziati ed impegni così onerosi presi con i partner commerciali, che appaiono incomprensibili a noi che ci siamo mossi fin dall’inizio con una chiara impostazione non profit e senza i condizionamenti che vi impediscono qualsiasi alternativa contrattuale. Ne prendiamo atto con rammarico. Resta inteso che qualora restassero dei fondi non utilizzati per la città, in riferimento al Bando in oggetto è totale responsabilità della vostra organizzazione». No, decisamente la faccenda non finisce qui.

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