‘Terni in centro’, M5S: «Rinviare il bando»

La polemica tra le associazioni dei commercianti diventa un caso politico

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Il duello a distanza tra Italo Federici di Confesercenti e il presidente del consorzio ‘Terni Centro’ Francesco Shu, diventa un caso politico. Con il Movimento 5 Stelle che interviene nella querelle per spiegare perché «il Bando regionale sul Centro commerciale naturale debba essere opportunamente rinviato e rivisto nelle sue intere modalità, data l’importante occasione che si presenta per la nostra città, visto anche l’importo del contributo economico che non va sperperato senza una criterio di trasparenza certo».

Le anomalie Secondo il M5S «è bene sventare qualsiasi eventuale possibilità di anomalie, fra le quali segnaliamo quella del aver riaperto il bando, attaverso un atto della Regione, a poche settimane dalla scadenza, al solo fine di inserire fondi per i cinema del centro ed escludendo contestualmente i negozi con licenza ambulante e le agenzie di viaggi. A ciò avrebbe fatto seguito, dopo pochi giorni, la presentazione di un progetto con tanto di 3D del nuovo Antoniano 2.0 che in realtà non è attività in essere come previsto dall’articolo 4 del bando stesso. Sembrerebbe poi esserci un’ulteriore richiesta di proroga del bando alla Regione portata avanti dallo stesso Aldo Amoni presidente Regionale della Confcommercio. Molti commercianti inoltre da tempo denunciano l’incapacità di presentare ed integrare il Bando con i propri progetti data la quasi completa mancanza di adeguata pubblicità e supporto a tale iniziativa».

Doppio vincitore Anche l’ipotesi di un doppio vincitore, «ovvero un primo vincitore per l’importo più alto ed un secondo per la somma restante», non è affatto ben vista dal Movimento 5 Stelle, «poiché farebbe si che si abbiano due denominazioni di centri commerciali nella stessa area e ciò andrebbe anche a danno dell’integrità del progetto e di unificazione del Centro commerciale naturale».

I criteri Oltre al rinvio, il M5S «richiede inoltre che vengano rivisti i criteri e modalità di partecipazione dando una corretta e migliore informazione a tutti i commercianti e gli imprenditori che vorranno farne parte, lasciando aperta anche la possibilità di integrare lo stesso progetto con singole proposte e integrando il bando con la possibilità di rilancio del Mercato nuovo di largo Manni».

Tedeschi L’assessore al commercio, Daniela Tedeschi, si tiene invece alla larga dalla polemica: «Non spetta a me – spiega – entrare nel confronto in atto in questi giorni tra i vari soggetti associativi e non, che stanno valutando il da farsi in merito al Bando regionale sul centro commerciale naturale. Spetta a questo assessorato aver creato le condizioni affinché la Regione arrivasse a questo strumento di sicuro interesse. Spetta ancora al Comune, così come prevede il protocollo di intesa a suo tempo sottoscritto con la Regione e le associazioni di categoria, definire alcuni aspetti tecnici, cosa che abbiamo fatto, e più complessivamente farsi carico del coordinamento dell’attuazione del progetto che risulterà aggiudicatario dei finanziamenti regionali. Il bando è incentrato sul protagonismo dei soggetti privati interessati».

L’appello L’assessore ricorda che «ci sono risorse complessive pari a un milione e 300 mila euro per il sostegno, la valorizzazione, e la promozione della rete economica del nostro centro, finanziamenti che vanno intercettati. Rappresentano una occasione unica nel panorama degli ultimi anni e difficilmente verrà replicata nei prossimi anni. Tutta l’attenzione va riversata nei confronti di queste imprese e delle altre che volessero ancora cogliere questa opportunità, utilizzando anche la proroga del bando fino all’11 maggio. Per questo è mio dovere rinnovare un appello al massimo senso di responsabilità nella convinzione che nelle nostra città ci sono le energie, le imprese, le potenzialità per cogliere questa sfida».

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