Era attesa – come d’altronde è accaduto nel 2022 per gli altri roghi di Maratta – e sabato è arrivata la firma. Il vicesindaco Riccardo Corridore (per il sindaco assente Stefano Bandecchi) ha firmato l’ordinanza urgente in seguito al vasto incendio di via Angelini 41 nella serata di venerdì che, come noto, ha coinvolto la Fare Futuro srl di Domenico Bellacchioma. In fiamme una gran quantità di rifiuti ingombranti. Nel link l’atto integrale.
L’ORDINANZA FIRMATA (.PDF)
In attesa di avere a disposizione i dati Arpa sulla qualità dell’aria e sulle possibili ricadute, si propone in via cautelativa un provvedimento che impone nel raggio di 3 chilometri dall’incendio le seguenti limitazioni:
– a) divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati;
– b) divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei;
– c) divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile;
– d) divieto di consumo di alimenti di origine animale (uova, latte e derivati) prodotti in loco;
– e) divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali.
«A seguito delle informazioni che saranno fornite da Arpa con particolare riferimento alla qualità dell’aria, la Usl e l’Izsum valuteranno la natura e la numerosità degli eventuali campioni da effettuare su matrici vegetali/animali». Provvedimenti identici anche a San Gemini e Narni firmati dai sindaci Luciano Clementella e Lorenzo Lucarelli.
IL ROGO DI VIA ANGELINI: IMMAGINI E DETTAGLI
Per ciò che concerne la Fare Futuro srl c’è l’ordine di ottemperare a quanto disposto dai vigili del fuoco in ordine «alla verifica e alla messa in sicurezza dei luoghi, tramite tecnico qualificato e ditta specializzata». Il responsabile del procedimento è il dirigente ad ambiente e sviluppo economico del Comune, Paolo Grigioni. Il primo cittadino si è poi recato sul posto nel primo pomeriggio di sabato per un sopralluogo. Thomas De Luca (M5S) lancia la polemica: «Alle 13.30 di oggi, sabato 13 luglio, a distanza di 18 ore esatte dell’incendio divampato nel tardo pomeriggio di ieri a Maratta, è stata pubblicata l’ordinanza sul sito del Comune di Terni che vieta il consumo di alimenti coltivati e di origine animale, allevati in loco, in un raggio di 3 km. Ci chiediamo come sia possibile che nessuno nella giornata di ieri abbia anche solo comunicato alla cittadinanza residente nella stessa area di tenere chiuse le finestre. Questo significa chiudere i cancelli dopo che i buoi sono scappati. Per l’ennesima volta si ricomincia con il solito giro di campionamenti, tutto a danno degli agricoltori e allevatori, che porterà ad un nulla di fatto. Chissà che non troviamo magari nuovamente una positività di Pcb negli alimenti di origine animale – conclude – per ribadire che la contaminazione è di origine industriale. La scoperta dell’acqua calda. Ma tanto a Terni va tutto bene».