Ancora fiamme e fuoco nel Ternano. Nel tardo pomeriggio di venerdì si è sviluppato un incendio in un impianto di recupero dei rifiuti non pericolosi in via Angelini, zona di Maratta, interessando sia il piazzale all’aperto che l’interno del capannone industriale della Fare Futuro: la colonna di fumo nero è stata visibile a chilometri di distanza fin dalle 19.15 ed i vigili del fuoco si sono prontamente attivati per lo spegnimento con diverse squadre. Notevole la quantità di materiale andato a fuoco. Accanto c’è un piazzale con un gran numero di auto ma, diversamente da quanto appreso in un primo momento, nessuna è stata danneggiata dal rogo. Sul posto anche la polizia Locale, i carabinieri, i tecnici di Arpa Umbria, la polizia di Stato e personale della Usl Umbria 2 per tutti gli accertamenti del caso. Situazione sotto controllo in serata: il comando provinciale dei vigili del fuoco ha annunciato poco dopo le 22 con successive operazioni di raffreddamento e bonifica.
FEBBRAIO 2022, IL ROGO ALLA FERROCART
FEBBRAIO 2022, L’INCENDIO ALLA AUTOTRASPORTI MEDEI
AGOSTO 2021, L’INCENDIO ALL’IMPIANTO ASM
«Nel tardo pomeriggio di venerdì si è sviluppato un incendio in un impianto di recupero rifiuti in via Angelini, zona di Maratta, interessando sia il piazzale all’aperto che l’interno del capannone industriale della Fare Futuro di Domenico Bellachioma. Il personale di Arpa Umbria si è subito attivato per monitorare l’impatto dell’incendio. Sul posto è stato immediatamente installato un campionatore di emergenza Echo Emergency, che consente il campionamento e il monitoraggio delle polveri e dei microinquinanti. Nelle prossime ore, sul portale dell’Agenzia saranno pubblicati tutti i risultati delle analisi e dei rilevamenti condotti sul campo», spiega Arpa Umbria.
All’indomani dell’incendio prime polemiche: «Dopo oltre 12 ore – le parole del consigliere regionale M5S Thomas De Luca – dall’evento nessuna ordinanza precauzionale è stata adottata dal sindaco di Terni per tutelare la salute pubblica, indicando le azioni necessarie a contenere eventuali contaminazioni. Siamo tornati indietro di un decennio, ai tempi dell’incendio dell’Electroterni quando solo grazie al nostro intervento si fece qualcosa per comunicare ai cittadini quello che andava fatto. Bandecchi dovrebbe prendere atto che non è in grado di gestire questo compito. Davanti al quarto rogo in depositi di rifiuti in quattro anni, in un fazzoletto di terra come Maratta, ci troviamo di fronte a un caso unico a livello nazionale. Nelle prossime ore si continuerà a fare finta di nulla. A Terni come sempre va tutto bene».