Fra il 2013 e il 2014 aveva intestato ben 13 schede telefoniche Sim – 7 della compagnia Vodafone e 4 della Tim – ad un carabiniere operante nel territorio Ternano, del tutto ignaro della cosa. Tutto ciò, probabilmente, con l’obiettivo di non spendere un euro di telefono e mettere a segno qualhe truffa. Un raggiro presto scoperto, quello messo in atto da un ternano – G.M. le sue iniziali – che oggi ha 42 anni, titolare di una Srl. Dalla denuncia si era arrivati al processo incentrato sull’ipotesi di reato di ‘sostituzione di persona’ e venerdì il tribunale di Terni, più che accogliendo le richieste in aula del pm Adalberto Andreani, lo ha condannato ad una pena di un anno e due mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal giudice Massimo Zanetti.