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Home » Terni, la crisi ‘corre’ sui social network

Terni, la crisi ‘corre’ sui social network

di Marco Torricelli
8 Febbraio 2015
in Economia, Imprese
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
Negozi chiusi nel centro di Terni

Negozi chiusi nel centro di Terni

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Una provocazione. Ma soprattutto un grido di allarme. A lanciarlo è Terni Città Futura che ha raccolto una serie impressionante di immagini fotografiche – oltre 90 – che testimoniano la drammatica situazione nella quale versa il comparto commerciale di Terni.

Il tema «Un modo concreto per dimostrare la grave crisi – spiega Michele Rossi, di Terni Città Futura – che la città sta vivendo. In altre parole la crisi immortalata da una reflex o da un telefonino, che diventa cruda testimonianza. Oltre 90 foto, un brutale censimento, di altrettante attività commerciali di cui oggi restano solo saracinesche abbassate e consumate dalla ruggine, qualche vetrofania staccata o mezza cancellata, tante locandine pubblicitarie utili a coprire le vetrine vuote, qualche insegna che resiste all’usura del tempo ma sopratutto tanti cartelli delle varie agenzie immobiliari per provare ad affittare o vendere».

Il social network Tante foto, caricate su di una pagina Facebook ‘Terni affittasi’: «Un elenco di esercizi commerciali che hanno chiuso i battenti che è numericamente drammatico e vederli tutti insieme fa una certa impressione. Niente parole, a parlare sono gli scatti di ogni negozio che nell’ultimo periodo è stato costretto a chiudere per sempre; nelle foto in didascalia soltanto il nome della via, ma è molto facile ricordare i nomi di quelle attività. Il pensiero inevitabilmente va a ciò che può esserci dietro ad ognuno di quei negozi immortalati dallo scatto fotografico pubblicato; la storia di un commerciante, molto spesso di una intera famiglia, dei sacrifici per un lavoro arrivato allo stremo con spese e tasse insostenibili; dietro alle 90 serrande chiuse di ‘Terni affittasi’, tante storie da raccontare».

L’attacco È inevitabile, dice Terni Città Futura, «l’affondo contro una amministrazione che in questi anni è apparsa disconnessa dalla realtà, lontana dall’occuparsi di un serio piano di sviluppo del centro città. In tutta Europa esistono dei piani di valorizzazione dei centri cittadini studiati in maniera scientifica, tanto che esiste la formula del ‘Town center management’ (come da noi proposto in campagna elettorale) che pianifica con tutti i soggetti pubblici e privati le azioni di valorizzazione e sviluppo dei centri storici dove si concentrano le attività commerciali più qualificate. Abbiamo ascoltato fin troppe parole, magari incassato qualche recente regalia regionale, ma mai è stato presentato alcun progetto che possa garantire precise ricadute economiche sul commercio cittadino; solo generici impegni e vaghe promesse (sull’arredo urbano, su un piano di promozione e marketing). E sopratutto nulla ci è mai sembrato fondato su una valutazione seria della situazione e delle prospettive di sviluppo del centro città».

La richiesta Secondo Terni Città Futura, «un serio piano di sviluppo del centro città va elaborato con tutti gli attori che ne costituiscono il tessuto economico e sociale, ovvero i commercianti, i residenti e anche i proprietari dei locali; questo ambizioso piano, certamente di lungo periodo, va impostato prima possibile; un vero aiuto per chi sta cercando di sopravvivere. Nell’immediato occorrono nuove strategie contro i negozi sfitti; si pensi ad introdurre agevolazioni per facilitare le locazioni e permettere la riapertura di questi negozi di vicinato al fine di rendere il centro città più vivo e accogliente».

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