Terni, la Fismic: «Crisi irreversibile per colpa silenzi-assensi»

Green pass, costi energetici, Ast e Tubificio: l’analisi del sindacato

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Green pass, costi energetici, vendita di Ast, Tubificio: di questi temi si è discusso venerdì nel corso del consiglio generale provinciale della Fismic Confsal di Terni, un appuntamento che è servito a fare il punto sulle diverse problematiche del territorio – dettate da dinamiche locali, nazionali e internazionali – e a lanciare un campanello di allarme. «La gravità del momento ed i troppi silenzi-assensi» secondo il sindacato «stanno portando il nostro territorio verso una crisi irreversibile».

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Green pass

Ad una settimana dall’ingresso del provvedimento governativo che ha sancito l’introduzione del green pass per tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro, la Fismic ha riscontrato che le aziende del territorio hanno sostanzialmente mantenuto i ritmi produttivi, come l’Ast (azienda più grande della regione), dove sono state, fino ad oggi, mantenute tutte le turnazioni previste senza fare emergere particolari criticità. «L’argomento green pass è stato largamente discusso – scrive la Fismic -, evidenziando come tale tematica introdotta ha generato profonde spaccature tra tutti i lavoratori dei vari settori. Riteniamo che per quanto sia importante garantire e tutelare la salute come la sicurezza dei lavoratori, avendolo dimostrato anche tramite l’iniziativa della convenzione per i nostri iscritti».

Costi energetici

Ma la Fismic crede tale discussione «fuorviante», rispetto «a quanto sta accadendo a fronte dell’impennata dei costi energetici che coinvolgerà famiglie ed aziende». E proprio il balzo dei prezzi a livello mondiale «coinvolge anche il nostro territorio, gravemente colpito dalla crisi pandemica». «Già molte aziende della provincia – mette in guardia il sindacato – hanno avviato procedure di cassa integrazione e contrazione dei turni di lavoro, a seguito della scarsità delle materie prime sul mercato e degli aumenti fuori controllo del gas ed energia elettrica».

Acciai Speciali Terni e Tubificio

Quanto ad Ast, preso atto dell’acquisizione da parte del gruppo Arvedi, la Fismic chiede comunque alle istituzioni locali, al governo ed alla politica tutta, di «monitorare la fase decisionale della commissione antitrust per evitare spiacevoli sorprese, come già avvenuto in un recente passato». «Dovremmo quindi affrontare nelle prossime settimane – si legge ancora nel comunicato – alcune tematiche per noi fondamentali: antitrust, piano industriale, mantenimento dell’occupazione diretta (somministrati) e indiretta, integrità del sito». Infine il Tubificio, la Tct ed il relativo indotto, hanno visto ridurre turni di lavoro e l’introduzione della cassa integrazione, a causa della crisi dei microchip ed alle problematiche del mercato dell’auto, con una «pesante riduzione salariale per i lavoratori». Il tutto, conclude il sindacato, «in un colpevole silenzio».

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