Terni, la ‘lunga’ di Cesi e il blocco: «Così non va, ora chiusura eccessiva»

Ad esporsi sulla vicenda è il presidente della locale pro loco Bisonni. La storia va avanti da quando è caduto il masso a settembre

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La ‘lunga’ di Cesi – tecnicamente la strada provinciale 22 – ed i lavori di sistemazione che non procedono. I disagi non mancano e allora c’è chi alza la voce: si tratta del presidente della locale pro loco, Mirco Bisonni. La storia va avanti da settimane.

9 SETTEMBRE, IL MASSO SI STACCA

La difficoltà

Sono trascorse diverse settimane – 9 settembre – da quando un masso si è staccato dalla montagna per poi precipitare su un’abitazione in via della Lince: «Il tratto in oggetto per la messa in sicurezza – spiega Bisonni – è di circa 100 metri. L’unica cosa tangibile ad oggi, è la chiusura al transito totale (4,2 chilometri, ma si può arrivare in auto fino al punto di blocco, ndr) della strada. La Provincia ha fatto l’ordinanza di chiusura della strada senza pensare alle conseguenze di tale scelta, fatto salvo il ‘credo’ di una messa in sicurezza in tempi brevi? Detto ciò, l’unica strada percorribile in alternativa è strada della Pittura, la ‘corta di Cesi’, che è stretta e senza linea di mezzeria, pericolosa per caduta alberi, piena di curve ed abitazioni raso strada. È meno probabile che un altro masso cada e colpisca un veicolo in transito sulla provinciale che un incidente mortale su strada della Pittura. Oggi passano tutti lì: camion, camper, furgoni, ‘autobus in miniatura’ e tanti veicoli a velocità non adatte al tipo di strada.

LAVORI PER 141 MILA EURO

Il finanziamento

Il Comune – aggiunge il numero uno della pro loco di Cesi – è «ancora in attesa dei vari permessi, autorizzazioni etc. ( ma ha già finanziato l’intervento urgente di messa in sicurezza con 141 mila euro). Vorrei far presente a chi ha fatto tale ordinanza, di pensare anche ad una viabilità alternativa adeguata, ad una segnaletica negli svincoli ‘lontani’ per avvisare i mezzi pesanti della chiusura stradale e soprattutto, di concordare con il servizio di trasporti urbano più corse. Un ‘autobus in miniatura’ è insufficiente per il flusso degli utilizzatori e dei ragazzi che vanno a scuola. Chiudere la strada quando si faranno i lavori sarà fondamentale, ora risulta eccessivo», la richiesta.

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