Un euro dopo l’altro, aveva consumato quasi tutti gli spicci in una slot machineย di un bar di borgo Bovio. L’agognata vincita era arrivata proprioย quando si era ormai rassegnato alla ‘giornataccia’: il marchingegno aveva iniziato a suonare e ad accendersi, senza perรฒย scucireย neanche una moneta. Bloccata da unย problema tecnico.
Delusione A quel punto l’uomo – 50enne ternano – aveva avvertito il titolare del bar che, a sua volta, aveva chiesto l’intervento del gestore dei ‘giochi’ per risolvereย la questione. Era iniziata cosรฌ una lunga attesa, con il tipo ‘appollaiato’ accanto alla macchinetta, in attesa del tecnico che gli avrebbe consentito di incassare finalmente il premio.
Il ‘sequestro’ Un’attesa andata avanti per circa tre ore, fino a quando l’uomo non si era spazientito e aveva deciso – nel timore di perdere il premio – di ‘sequestrare’ la slot, portandosela a casa con l’aiuto di un amico. Il gestore, giusto sul posto dopo il fatto, era andato su tutte le furie e aveva chiamato la polizia. L’indagine era stata tutto fuorchรฉ complicata: la macchinetta era proprio a casa del 50enne, determinato a vedersi riconosciuta la vincita.
Condannato A seguito della denuncia, la vicenda – datata giugno 2009 – era finita all’attenzione del tribunale che lo scorso 13 maggio ha condannato il 50enne a sei mesi di reclusione per furto. Il giudice Massimo Zanetti ha invece assolto il ‘complice’ – un giovane rumeno – che lo aveva aiutato a caricare la slot sull’auto perchรฉ completamente all’oscuro del ‘contenzioso’. Quest’ultimo era assistito dall’avvocato Arnaldo Sebastiani.