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Home » Terni, Latini firma il decreto: ecco la nuova giunta e le deleghe

Terni, Latini firma il decreto: ecco la nuova giunta e le deleghe

di Fabio Toni
23 Giugno 2021
in Apertura 5, Politica
Tempo di lettura: 9 minuti di lettura
Leonardo Latini

Leonardo Latini

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Il sindaco di Terni Leonardo Latini ha firmato martedì mattina il decreto con cui nomina due nuovi assessori – Maurizio Cecconelli (55 anni, FdI) e Federico Cini (26 anni, Lega) -, revoca Andrea Giuli dai propri incarichi e riassegna le deleghe nell’ambito dell’esecutivo di palazzo Spada. Di seguito la nuova composizione della giunta comunale.

Terni, Fdi porta a casa il rimpasto: silurato il vicesindaco Giuli

La nuova giunta

Benedetta Salvati vicesindaco e assessore ad: ambiente, igiene pubblica, verde pubblico, tutela del territorio e del paesaggio, efficientamento energetico, trasporti, lavori pubblici, arredo e decoro urbano, servizi cimiteriali, pianificazione strategica. Maurizio Cecconelli: cultura, istituto Briccialdi, città di San Valentino, creatività, identità cittadina, rapporti con i cittadini-Urp, informazione e comunicazione, cooperazione internazionale, gemellaggi, politiche per i giovani. Cristiano Ceccotti: welfare, servizi sociali e solidarietà, volontariato, politiche abitative, edilizia residenziale pubblica, politiche per gli anziani, per la famiglia, per la disabilità, per l’immigrazione e l’integrazione, politiche sociali per i quartieri e le periferie urbane, benessere degli animali, borghi e antiche municipalità, rapporti con il consiglio comunale. Federico Cini: urbanistica, edilizia privata, Suape, Peep, Paip, area vasta, mobilità. Cinzia Fabrizi: scuola e servizi educativi, università, ricerca e formazione, diritto allo studio. Stefano Fatale: sviluppo economico, commercio, artigianato, agricoltura, terziario, rapporti con ordini professionali, fiere, Protezione civile, eventi, iniziative natalizie. Orlando Masselli: bilancio e finanza, patrimonio, fondi e finanziamenti, affari generali, trasparenza, servizi al cittadino, servizi demografici, servizi statistici, aziende partecipate, rifiuti, agenda urbana, smart city. Elena Proietti: sport, pari opportunità, decentramento, turismo e marketing territoriale. Giovanna Scarcia risorse umane e organizzazione, semplificazione amministrativa, innovazione pa, Ict, digitalizzazione, poilizia municipale, viabilità. Il sindaco Latini mantiene le deleghe a: rapporti con le multinazionali, rapporti con la Fondazione Carit e gli altri enti di sussidiarieta, sicurezza e sanità.

La nota del primo cittadino

«Sapevamo fin dall’inizio che amministrare la città non sarebbe stato semplice. Non potevamo sapere che alle emergenze conosciute se ne sarebbero aggiunte altre ancor più grandi, come la pandemia. Ogni amministrazione pubblica, a qualsiasi livello, si sta confrontando con la continua evoluzione degli eventi». Così il primo cittadino, Leonardo Latini, nella nota in cui annuncia il rimpasto di giunta: «Anche a Terni siamo in procinto di entrare in una fase decisiva che, per la nostra amministrazione in particolare, fa coincidere la parte finale del mandato affidatoci dai cittadini, con la fase, che ci auguriamo prossima, della ripresa e della ricostruzione post pandemia. Abbiamo dunque una doppia responsabilità verso la città: la prima è di rispettare gli impegni presi e le idee esposte e sostanziate nei nostri documenti di programmazione, sempre condivise con le forze di maggioranza; la seconda è di cogliere tutte le opportunità relative al rilancio e alla ripartenza di Terni nel post pandemia. Abbiamo ritenuto di doverlo e poterlo fare – osserva Latini – con il chiaro e determinante sostegno degli alleati della nostra maggioranza, per essere più forti e coesi nel raggiungere gli obiettivi. Dai colloqui avuti nei giorni scorsi è emersa dunque la volontà di ampliare un responsabile coinvolgimento di tutti, nel rispetto dell’identità e dei contributi di ognuno, senza mai dimenticare che le forze che sostengono l’amministrazione sono quelle che hanno raccolto un ampio consenso dei cittadini e che continuano ad essere presenti nei territori in un dialogo costante con la città stessa. Un dialogo che da parte nostra intendiamo ampliare e approfondire, proprio nella consapevolezza di quanto sia delicata e importante questa fase».

Il ringraziamento a Giuli

«Colgo l’occasione – conclude il sindaco – per augurare buon lavoro ai nuovi assessori e soprattutto per ringraziare il vicesindaco Andrea Giuli che ha fornito fin qui un contributo importante alla città, con il suo grande impegno, con le sue idee e i tanti progetti che hanno consentito a Terni di recuperare un ruolo da protagonista in settori che continuo a ritenere fondamentali come quelli della cultura e del turismo».


FdI: «Riconosciuto il nostro ‘peso’»

Per Fratelli d’Italia a parlare, in una nota, sono il coordinatore regionale Franco Zaffini e quello provinciale di Terni, Paolo Alunni Pistoli: «Il sindaco ha riconosciuto il ruolo di Fratelli d’Italia, grazie alla qualità della nostra azione amministrativa. Si è così ridisegnato l’equilibrio della giunta. Il sindaco ha dato la giusta importanza ed il giusto peso a Fratelli d’Italia, secondo partito di maggioranza. A Maurizio Cecconelli, nostro capogruppo, spetta l’assessorato alla cultura: lavorerà tra gli altri a stretto contatto con Paolo Cicchini, critico d’arte, storico, amante della cultura e grande conoscitore della città. Esprimiamo soddisfazione anche per la delega al turismo assegnata all’assessore allo sport, Elena Proietti. La crescita di Fratelli d’Italia – concludono Zaffini e Alunni Pistoli – non poteva non aprire nuovi scenari anche a Terni».

La Lega: «Noi stiamo con il sindaco»

Il referente provinciale della Lega Terni, Nico Nunzi, commenta così le decisioni del primo cittadino e il ruolo del partito: «La Lega condivide e supporta l’azione amministrativa del sindaco. Il nostro partito – osserva Nunzi – si rinforza con la nomina a vicesindaco di Benedetta Salvati, definita sulla base dell’ottimo lavoro svolto dall’assessore su tematiche fondamentali per la crescita e il rilancio della città, seppur in una fase critica caratterizzata dalla pandemia e dal dissesto economico causato dalla sinistra. Siamo certi che tutte le forze della coalizione contribuiranno in maniera positiva al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi prefissati da questa amministrazione. In bocca al lupo e buon lavoro al nuovo assessore, Federico Cini, giovane da tanti anni impegnato per la città, militante di lungo corso del partito, che saprà dare nuovo impulso all’azione amministrativa della rinnovata giunta. Benvenuta infine a Cristina Brugia, nuovo consigliere comunale della Lega».

Forza Italia soddisfatta

«Forza Italia – sottolinea il coordinamento FI – continuerà a sostenere l’azione portata avanti dal sindaco Latini il quale insieme alla coalizione sta realizzando quei progetti necessari alla città per restituire a Terni quel decoro che non si vedeva da anni.  Una città stremata da anni di malgoverno della sinistra ha ritrovato slancio e determinazione su progetti che vedranno cambiarne il volto. Forza Italia ha lavorato anche in questo contesto per rilanciare questa maggioranza che, anche nella diversita’ ha trovato l’unita politica per sostenere lealmente il lavoro del sindaco e della giunta. Esprimiamo forte soddisfazione all’operato svolto dal nostro assessore Fatale il quale vede rafforzarsi le proprie deleghe con l’assegnazione di tutti gli eventi, supportato dal nostro capogruppo Lucia Dominici insieme all’azione del presidente del consiglio Ferranti ai quali rinnoviamo stima e fiducia. Questa riorganizzazione di metà mandato vedrà ancor piu intensa l’azione di governo attraverso un maggiore coninvolgimento e quindi responsabilizzazione delle forze di maggiornaza. Insieme agli alleati di coalizione e alle forze civiche garantiremo come sempre massimo impegno e sostegno all’azione del sindaco – termina il gruppo azzurro – e della giunta per completare il percorso di rilancio della città».

Terni Valley: «Classe dirigente peggiore della precedente»

«Dimmi cosa sai fare, non chi conosci. Con questo motto cinque anni fa nasceva Terni Valley, come alternativa – la nota di Terni Valley – ad una classe dirigente che per decenni aveva seguito la logica opposta e portato la città ad essere un luogo dal quale fuggire per chi aveva talento, capacità, voglia di impegnarsi, e soprattutto assoluta indisponibilità a giurare obbedienza alle congreghe di partito che la governavano e governano. Le elezioni amministrative passate hanno segnato uno spartiacque decisivo che ci ha consegnato una diversa classe dirigente, ad oggi ben peggiore di quella precedente. Una classe dirigente inetta e incapace, famelica di poltrone e ossessionata dalle spartizioni, completamente indifferente alla domanda di cambiamento che tanti ternani ripongono in chi governa. Una classe dirigente che ha aumentato la sfiducia ed il divario sociale. Completamente fallimentare sul piano dell’innovazione, dello sviluppo economico e della tutela dell’ambiente. La cacciata di oggi del vicesindaco e assessore alla cultura, perché non organico ad alcun partito a quelle logiche che avvelenano e ammorbano la città, è l’ultimo atto. Dire al vicesindaco te lo avevamo detto a poco serve. Arrabbiarsi con lui per aver prestato il suo impegno a questa amministrazione neppure. Ne ha beneficiato la città, un qualcosa che certamente dobbiamo riconoscere, e tanto ci basta. Quello che ora serve, oggi come cinque anni fa, è non rassegnarsi a ciò che viene deciso dall’alto ed essere capaci a tramutare la rabbia in speranza. La nostra esperienza ha dimostrato e vuole continuare a dimostrare questo, che è possibile mettere in campo le energie migliori per restituire ai ternani una città che gli appartiene e che da troppo tempo gli è tolta. Ciò si può fare anche senza nessuna tessera di partita, senza dover giurare fedeltà a nessuno se non a sé stessi e alla città. Combattere l’indifferenza deve essere l’impegno di tutti perché è tra l’assenteismo e l’indifferenza che poche mani, spesso non sorvegliate da alcun controllo e anche esterne dalla città, tessono la tela della vita collettiva, ed è questa la causa di tutti i mali. Noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo e siamo certi che un’alternativa si può e si deve costruire».

Il Pd: «Terni non può essere terreno di guerre fra bande»

Così il Pd di Terni – coinvolto anche il gruppo consiliare – commenta gli ultimi sviluppi politici locali: «La situazione di palese ingovernabilità che va avanti da quando l’aattuale giunta si è insediata, ha ormai raggiunto livelli grotteschi tra la ricerca di strapuntini, seggiole e predellini, con un sindaco debolissimo, ostaggio di sgambetti interni sia dai suoi alleati che dai suoi stessi compagni di partito, in un clima che alimenta chiacchiere e pettegolezzi da cui la comunità ternana e la stessa istituzione vanno tutelate. Sindaco – afferma il Pd ternano – che ormai ha preso la strada dell’abbandono delle esperienze civiche, sociali e culturali verso una completa accondiscendenza ai desiderata dei partiti. La campagna elettorale che ha portato a governare questa maggioranza si è fondata su aspre critiche alla precedente amministrazione, sul tema delle indagini in corso, finite in assoluzioni, del decoro urbano e della sicurezza. Dopo tre anni in cui tutto questo è stato ampiamente disatteso, dopo aver assistito a sfilate e tagli di nastri di progetti finanziati da precedenti eredità, è ora che il sindaco faccia chiarezza, che spieghi in consiglio comunale cosa sta succedendo, come mai l’assessore Bordoni ha preferito lasciare, soprattutto deleghe così calde, e le motivazioni di questo ennesimo rimpasto che si appresta a fare. E decida, dato che la boa di metà mandato è più che superata, quali sono i programmi per la città, quali i programmi di rilancio e sviluppo economico, siderurgico, chimico, quali per l’università e la ricerca, o faccia un passo indietro e ridia ai cittadini la parola, perché sia chiaro che Terni è dei ternani e non può ridursi a oggetto di guerra tra bande, più meno autoctone».

De Luca (M5S): «Fallimento di una scatola vuota»

«Chi si meraviglia – le parole del consigliere regionale pentastellato – della giunta Latini, delle miserie umane e politiche che stanno caratterizzando il cosiddetto “rimpasto” dimostra di non aver capito ciò che era certo sin dall’inizio. E cioè che la mancanza di una visione stronca ogni proposta e ogni idea di futuro. Chi oggi si meraviglia dovrebbe finalmente prendere atto, con estrema amarezza, che Terni ha perso un treno fondamentale alle scorse amministrative. E che l’unica proposta politica che avrebbe davvero voltato pagina e fatto uscire Terni dalla palude economica, ambientale, sociale e culturale era quella del Movimento 5 Stelle. Purtroppo, a fronte di un progetto credibile e concreto di una città europea, la maggioranza dei ternani ha scelto altro. Una scelta che abbiamo sempre rispettato, ma che oggi dimostra in maniera ineluttabile il fallimento di una scatola vuota con sopra impressa la faccia di Salvini. Cosa c’è ancora da aggiungere quando si mandano a casa coloro che hanno fatto il loro lavoro in questi due anni e mezzo, al netto delle valutazioni di parte, mentre si promuove la gestione negazionista della questione ambientale e sanitaria della città? Mentre si fallisce clamorosamente sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico e per fare cassa vengono svenduti e privatizzati beni come l’acqua pubblica? In tre anni è il quarto rimpasto di giunta, senza contare gli innumerevoli cambi di casacca interni alla maggioranza perché per qualcuno gli appetiti personali vengono sempre prima del bene dei cittadini. Quando mancano totalmente – conclude – politiche giovanili e del lavoro, ma si perde un mese per sistemare poltrone e strapuntini, cosa c’è altro da aggiungere?».

«Nasce la giunta Salvati»

Nel pomeriggio arriva la nota di tutti i gruppi consiliari della minoranza: «Latini si congeda. Nasce la giunta Salvati. Non vogliamo rubare le parole – spiegano i consiglieri di Pd, M5S, Senso Civico e Terni Immagina – all’ormai vicesindaco che nel prendere atto delle ennesime scelte del sindaco in materia di giunta si è affidato a versi poetici. Noi più semplicemente pensiamo che il sindaco Latini, giunto in tre anni al terzo rimpasto, dopo aver triturato sei assessori, si sia congedato dalla città, dalla realtà. Ormai non passa anno senza un rimpasto, non passa anno senza un regolamento dei conti.Le priorità sono quelle degli equilibri di potere non certo della città: che cosa hanno portato a Terni tutti questi avvicendamenti frenetici? Quali problemi della città hanno risolto?
In piena corsa ai bonus edilizi si cambia l’assessore all’edilizia, alla vigilia della stagione estiva del rilancio culturale e turistico della Terni post covid, si cambia assessore al ramo, così come non si è esitato in piena procedura di risanamento a cambiare due anni fa l’assessore al bilancio. Prendiamo atto, vista anche la distribuzione delle deleghe, che siamo al varo della giunta Salvati, con una unica persona al comando che accentra su di sé le deleghe di magiore rilevanza unendole al ruolo del vicesindaco e con un rafforzamento spropositato di deleghe al partito dei Fratelli di Italia,  che nonostante i fallimenti di questi anni oggi gestisce tutti i settori strategici dell’amministrazione e esce premiato e rafforzato dal rimpasto. Nell’interesse della città esprimiamo solidarietà agli assessori sopravvissuti in quanto non c’è incarico più precario di fare l’assessore della giunta Latini. Sempre negli interessi della città chiediamo a chi ha la responsabilità del comando di non alimentarsi solo di potere e di scalpi dei colleghi ma di occuparsi dei progetti della città.  Terni ha bisogno di soluzioni non di epurazioni e di regolamenti di conti».

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