«Il voto delle europee non va confuso con quello delle amministrative. È importante dirlo, a costo di andare controcorrente, perché altrimenti non usciremo mai dalla situazione in cui ci troviamo. Terni continuerà a restare terra di conquista di improvvisati capitani di ventura», è quanto scrive la presidente di Terni Valley, Federica Burgo.

«Le ternane e i ternani, alle europee – aggiunge – hanno potuto votare a favore di una proposta politica di ampio respiro e con un sistema elettorale proporzionale. È ora che chi l’anno scorso è stato bocciato dagli elettori alle elezioni amministrative, dove il sistema è maggioritario, faccia autocritica. Se si pensa di prendere in giro i cittadini, il finale può essere previsto perché noto e sempre lo stesso: si prende in giro soltanto se stessi e si resta al palo. Il voto che i ternani hanno espresso alle elezioni europee, conferma piuttosto che il risultato delle amministrative dello scorso anno è soprattutto una bocciatura delle classi dirigenti locali e delle loro proposte, calate dall’alto. Ciò vale tanto a destra quanto, per quello che ci riguarda, a sinistra. I ternani hanno dimostrato più volte che non vogliono avere nulla a che fare con una classe politica autoreferenziale, figlia del parassitismo di apparato e delle trame di palazzo, che spinge i giovani e le giovani ad allontanarsi dalla politica, a meno che non accettino il ruolo di cavalier servente di decisioni tirate fuori dal cilindro delle segreterie di partito. I risultati delle europee sono la prova del nove che quando sulle proposte politiche non possono metterci direttamente le mani le classi dirigenti locali, le cose vanno bene e i cittadini tornano a votare i loro partiti. Senza ammettere questo – conclude Burgo – e senza una assunzione di responsabilità e un cambio di guardia alla guida dei partiti locali, non cambierà alcunché, e non resterà altro che festeggiare le vittorie altrui».