Terni, l’integrazione passa dal lavoro

L’associazione San Martino offre opportunità ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale

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di Francesca Torricelli

Il patto di collaborazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, tra il Comune di Terni e l’associazione di volontariato San Martino, inserito nell’abito del protocollo d’intesa siglato il 31 luglio con la Prefettura di Terni, da lunedì 3 agosto è entrato nella sua fase operativa.

Terni immigrati rigenerazione beni comuni (1)La formazione L’associazione San Martino intende «offrire un’opportunità di formazione e di un eventuale successivo inserimento in tirocini extracurriculari – ha detto il presidente Francesco Venturini – ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, accolti nel comune di Terni, al fine di permettere loro di raggiungere una graduale autonomia sociale e indipendenza economica per dare continuità al progetto di vita intrapreso».

 

GLI IMMIGRATI SUBITO AL LAVORO: GUARDA IL VIDEO

Terni immigrati rigenerazione beni comuni (3)Gli obiettivi del patto di collaborazione, che ha come finalità la cura e la rigenerazione di alcune aree urbane della città, «sono molteplici: dal migliorare la conoscenza reciproca tra cittadini italiani e stranieri al contrasto dei fenomeni di intolleranza o conflitto; sviluppare le capacità tecnico-progettuali dei richiedenti asilo e promuovere strumenti innovativi per rendere effettiva la partecipazione e la collaborazione e soddisfare la domanda sociale di ‘paesaggio’, recuperando gli spazi pubblici con finalità sociali e miglioramento estetico del paesaggio urbano».

Laboratori didattici Francesco Venturini ha, inoltre, spiegato che «al momento sono 80 i migranti ospitati nel comune di Terni, ma solo 50 di loro, al momento, partecipano ai laboratori didattici, perché gli altri ancora non padroneggiano la lingua italiana». Il progetto prevede «200 ore di attività laboratoriale, negli spazi che il Comune ci metterà a disposizione. Da lunedì 3 agosto 5 ragazzi stanno lavorando nell’area verde di via Saffi, assistiti da un tutor e un mediatore culturale. Hanno già verniciato le ringhiere e le panchine, tagliato l’erba e potato le piante e ora stanno finendo di sistemare i san pietrini nella pavimentazione».

Terni immigrati rigenerazione beni comuni (4)I prossimi interventi Sono già pronti altri «15 ragazzi che, nelle prossime settimane lavoreranno in largo Furio Miselli, nell’area verde di piazza Dalmazia e alla riqualificazione delle fioriere presenti nel centro cittadino. Settimana per settimana coinvolgeremo anche gli altri 30». Per quanto riguarda il territorio provinciale, oltre agli 80 presenti nel comune di Terni, «20 migranti sono ospitati ad Amelia e 4 a Lugnano in Teverina. A Capitone ci sono 10 posti liberi, destinati principalmente a donne con minori».

 

L’INTERVISTA A FRANCESCA MALAFOGLIA: IL VIDEO

Terni immigrati rigenerazione beni comuni (5)Rigenerazione degli spazi Quello che il vice sindaco, Francesca Malafoglia, tiene a precisare è che «in questo patto di collaborazione noi puntiamo alla rigenerazione degli spazi pubblici e non a far svolgere a questi ragazzi interventi ordinari. Il senso che vogliamo dare a questo progetto è come far sentire utili queste persone e non avere da loro qualcosa in cambio all’ospitalità». Con questo progetto, ha detto il sindaco Leopoldo Di Girolamo «lavoreremo all’integrazione dei profughi, spesso visti come estranei che usufruiscono dei nostri servizi, nella totale collaborazione alla cura della città».

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