Terni, Lucia Morselli continua a dividere

Forse chiamare l’ex ad di ThyssenKrupp Ast – in occasione della festa della polizia di Stato – per riconoscerle il segno che ha lasciato a Terni, non è stata un’idea di successo

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di Marco Torricelli

Magari è solo un’impressione, ma mi sa che quella di chiamare Lucia Morselli in occasione della festa della polizia di Stato, per darle un ‘segno’ tangibile – una targa-ricordo – per il segno che a sua volta ha lasciato a Terni, non è stata un’idea di successo.

Il ‘segno’ Perché se è indubitabile che la lady d’acciaio ha lasciato un segno indelebile sulla città – e non solo, visto che uno è rimasto (non certo addebitabile a lei, ma tant’è) anche sulla testa del sindaco Di Girolamo, ferito durante una delle innumerevoli manifestazioni operaie che hanno caratterizzato la sua gestione della ThyssenKrupp Ast – il giudizio sul ‘tipo’ di segno che ha lasciato è, come dire, di libera interpretazione.

«Sconcertato» Il senatore Gianluca Rossi (Pd), che era presente alla cerimonia, si dice «sconcertato per l’accaduto. Vi garantisco che ho avuto una sensazione di straniamento, quando ho sentito chiamare Lucia Morselli ed ho ascoltato la motivazione per la quale le veniva assegnato il ricoscimento. Sento il dovere di dire, come ho già avuto modo di ricordare; pur ribadendo il profondo e sentito rispetto per la polizia di Stato, alla quale non è mai sufficiente la riconoscenza che come cittadino mi sento di testimoniare; che la città di Terni merita a sua volta un maggiore rispetto».

La premiazione di Lucia Morselli

La premiazione di Lucia Morselli (Foto A.Mirimao)

La politica E quella del senatore ‘dem’ potrebbe essere solo la prima di una serie di reazioni politiche di rilievo, perché se è vero – come è vero – che a pensare al ‘segno’ da dare a Lucia Morselli è stato il questore Carmine Belfiore – legato da un’amicizia personale all’ex ad di ThyssenKrupp di Ast e che fu protagonista, anche lui, di quella famosa notte nella quale lady d’acciaio andò a ‘far visita’ ai lavoratori in sciopero davanti ai cancelli della fabbrica – è altrettanto vero che a consegnare la targa sono stati anche il sottosegretario Gianpiero Bocci e lo stesso sindaco Di Girolamo.

I social Su Facebook i commenti (molti e non solo sull’articolo di umbriaOn) sono, spesso, irriferibili. Quello del consigliere comunale Sandro Piermatti (Pd), sì: «Avviso a naviganti: HANNO PREMIATO LA MORSELLI…..E VI ASSICURO NON STIAMO SU SCHERZI PARTE…..STIAMO A TERNI….MA!!!! Agli operai che hanno lottato duramente il sindaco e il questore spero quanto prima decidano di dedicare almeno una piazza…più ci penso e più questa cosa mi indigna».

La Fiom Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, invece, ha deciso di rispondere con un contro-premio: «In considerazione del premio consegnato a Lucia Morselli, in occasione della festa della Polizia a Terni con la motivazione “di aver dominato la difficile fase della vertenza”», fa sapere che «istituirà un proprio premio da dedicare alla Rsu Fiom dell’Ast di Terni. La vertenza del 2014 delle acciaierie di Terni ha evidenziato il ruolo insostituibile dei delegati, in rappresentanza dei lavoratori, nella difficile gestione di una delle vertenze più complesse della storia ternana e nazionale. E’ per noi non condivisibile premiare chi, per conto della proprietà, ha sancito con metodi poco democratici un processo di riorganizzazione. Lo scontro che si è prodotto con l’ad Morselli è stato anche sulle  relazioni industriali caratterizzate da metodi inaccettabili, mai avremmo pensato che qualcuno potesse attribuire un premio ad un amministratore delegato che ha determinato una profonda frattura sociale. 44 giorni di sciopero, la grande solidarietà cittadina, il profondo senso di appartenenza e di identità che come comunità si è evidenziato rappresentano, per noi, il vero valore degno di riconoscimento. Per queste ragioni la Fiom Cgil di Terni, in occasione dell’evento per celebrare i 115 anni dell’organizzazione premierà i delegati Rsu Fiom sabato 11 giugno a Palazzo Gazzoli».

La Cgil Per il segretario della Cgil ternana, Attilio Romanelli, «quanto accaduto ieri con la consegna della targa alla dottoressa Morselli, sopratutto con le motivazioni lette nelle note giornalistiche, meritano una risposta ferma nelle sedi Istituzionali, in primo luogo in consiglio comunale. Sono convinto che diversi consiglieri sono indignati ed esterrefatti per quanto accaduto credo che dovrebbero chiedere un pronunciamento dello stesso consiglio, nel rispetto di quei lavoratori che nel corso della vertenza occuparono la stessa sala di palazzo Spada trovando solidarietà nei tanti cittadini ternani e nelle loro istituzioni. La vita di una comunità si rafforza anche con gesti e azioni che ne evidenzino solidarietà e rispetto».

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