Terni: madre-omicida. Annullata la sentenza d’appello: processo da rifare

La Cassazione ha deciso su Giorgia Guglielmi: nuovo processo d’appello a Firenze. In primo grado era stata condannata a 16, poi ridotti a 14

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La I sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello emessa nei confronti della 31enne ternana Giorgia Guglielmi – condannata in primo grado a 16 anni di reclusione (ottobre 2019), poi ridotti a 14 dalla corte d’assise d’appello di Perugia (novembre 2020) – per la morte del piccolo che aveva appena dato alla luce, trovato senza vita il 2 agosto del 2018 nel parcheggio di un supermercato di borgo Rivo, a Terni. Il bimbo era stato abbandonato dalla madre ed era morto per l’assenza di quelle minime cure di cui un neonato necessita. La Suprema Corte ha accolto le richieste formulate dai legali difensori della donna, gli avvocati Alessio Pressi e Attilio Biancifiori, e il processo d’appello dovrà così celebrarsi di nuovo, di fronte alla corte d’assise d’appello di Firenze. L’udienza si è tenuta martedì a Roma e la decisione verrà motivata nei prossimi giorni dai giudici del ‘palazzaccio’. Giorgia Guglielmi, arrestata dalla polizia di Stato in seguito alle indagini partite dopo la terribile scoperta, era stata condannata sulla base dell’accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di discenza madre-figlio. La 31enne ternana è attualmente ristretta ai domiciliari presso una comunità.

Madre-omicida Terni, l’appello toglie 2 anni di carcere: da 16 a 14

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