di F.L.
Ha combattuto fino all’ultimo con tutte le sue forze, alla fine però ha dovuto arrendersi alla malattia che lo aveva colpito da tempo: se ne è andato a soli 50 anni Massimiliano Moscioni, agente polizia penitenziaria di Terni in pensione, molto conosciuto in città anche per il suo attivismo all’interno della Lega. Si è spento all’hospice del parco ‘Le Grazie’.
Il ricordo
Proprio in ospedale aveva vissuto recentemente una delle sue ultime gioie, il matrimonio sul letto in corsia con la compagna Laura, avvenuto il 12 febbraio scorso, quando era chiaro ormai che le speranze di farcela erano purtroppo ridotte al lumicino. Un ultimo atto d’amore – questo sì che ha vinto sulla sofferenza -, celebrato dal consigliere comunale Devid Maggiora. «Ci lasci in silenzio – commenta ora quest’ultimo sulla bacheca Facebook di Moscioni – ma col sorriso di chi non ha mai smesso di combattere come un guerriero. Sono sicuro che da lassù ci guarderai e ci proteggerai». Tanti i messaggi di cordoglio da parte di ex colleghi, militanti della Lega, amici e semplici conoscenti. «Ciao socio, ci mancherai» scrive il sindaco Leonardo Latini, ricordando il soprannome con il quale era conosciuto. Toccante il messaggio della senatrice Valeria Alessandrini: «La tua forza ti ha accompagnato sino ad oggi insieme alla tua voglia di vivere. La Lega perde un vero combattente, io un grande amico». I funerali di Moscioni – che oltre alla moglie Laura lascia il figlio Gabriel, nato dalla relazione con la precedente compagna – si svolgeranno sabato 27 febbraio alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria del Rivo.
