di S.F.
Maxi appalto per il global service – verde e decoro urbano – del Comune di Terni, c’è la firma sulla commissione esaminatrice delle cinque offerte per l’affidamento del servizio quinquennale. Con tanto di citazione di una recente sentenza del Consiglio di Stato datata 28 ottobre.
L’APERTURA DELLE BUSTE AMMINISTRATIVE
Come noto – ne abbiamo scritto nei giorni scorsi – a giocarsi il corposo appalto sono Alfa Servizi (mandataria dell’Rtri con Gea, Ultraservizi e Alis), Coop 134 (mandataria con Ambiente e Lavoro e La Perla), Flora Napoli srl, Sopra il Muro e Vivai Antonio Marrone. Chi giudicherà ? Il presidente della commissione è Federico Nannurelli, vale a dire il dirigente al governo del territorio e responsabile unico di progetto. Con lui ci saranno i funzionari di elevata qualificazione Stefano Carloni, Marco Tomassini e, nel ruolo di segretario verbalizzante, Silvia Tombesi.
IL DISCIPLINARE DEFINITIVO DEL MAXI APPALTO
IL CAPITOLATO DELL’APPALTO
Nel documento si da atto della sentenza 4016 (2024) del Consiglio di Stato. Il motivo è chiaro: «Non sembra trovare appiglio – si legge – nella cennata previsione normativa, posto che la circostanza che il Rup possa far parte della commissione giudicatrice non esclude che egli possa farne parte anche in qualità di presidente. Il tutto senza trascurare che, negli appalti sottosoglia, il Rup può far parte della commissione giudicatrice anche in qualità di presidente. Sicché non si comprende la ragione per la quale – in difetto di una chiara previsione normativa – tale possibilità debba ritenersi ammessa unicamente negli appalti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea, e non anche in quelli di importo ad esse superiore. Prendendo atto anche dell’autorevole pare rilasciato dal supporto giuridico del servizio contratti pubblici del Mit del 18 luglio 2024 numero 2413 che conferma la possibilità del Rup di svolgere le funzioni di presidente della commissione di gara, se è come in questo caso un dirigente». Valutazioni in arrivo.