di S.F.
Proroga di 40 giorni rispetto e riapertura di tutti i termini previsti per la partecipazione alla procedura di scelta del contraente. È abbastanza movimentata la gara europea per il maxi appalto per il servizio quinquennale di cura del verde e gestione del decoro urbano/ambientale a Terni: il neo dirigente al governo del territorio e responsabile unico di progetto, Federico Nannurelli, ha firmato giovedì due atti sulla questione. Di mezzo ci sono l’avvocato Patrizia Bececco e Confartigianato.
LA MAXI GARA PER IL VERDE: I DETTAGLI
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Bene, cosa è successo? Come noto di recente il bando (copertura finanziaria complessiva da 7,6 milioni di euro) aveva subito delle modifiche/rettifiche (di mezzo i requisiti di idoneità professionali) ma, in ogni caso, la scadenza per la presentazione delle offerte non è stata modificata (5 ottobre). La decisione a contrarre è del 29 luglio e la prima rettifica è del 23 agosto. La seconda del 29 agosto attraverso una «integrazione non sostanziale». Si giunge al 27 settembre, la scorsa settimana.
A scrivere al Comune – ciò è riportato nel documento ufficiale – è l’avvocato Patrizia Bececco per conto di Confartigianato. Motivo? «Ha comunicato che contrariamente a quanto riportato nella determinazione 2317/2024 la modifica introdotta al disciplinare di gara non può definirsi una rettifica ‘non sostanziale’, considerando che ha come diretta conseguenza quella di incidere sulla platea degli operatori economici». Poi lunga spiegazione giuridica/tecnica e input: «L’avvocato ha richiesto di rivedere la propria determinazione e concedere la richiesta proroga, congrua e sufficiente affinché partecipanti abbiano il tempo di rielaborare e presentare le offerte». Ciò per evitare «derive contenziose dispendiose».
29 AGOSTO, LA SECONDA RETTIFICA
Risultato del ‘pressing’? Positivo. Il dirigente spiega che, «pur confermando che con la citata determinazione si è provveduto alla rettifica formale del disciplinare di gara con una integrazione non sostanziale del requisito d’idoneità professionale richiesto all’appaltatore», ritiene di «aderire, comunque, al principio di favorire la massima partecipazione alla procedura di gara di cui trattasi a garanzia degli operatori economici potenzialmente interessati a partecipare». In definitiva c’è la proroga di 40 giorni e la ripubblicazione degli atti di gara.
Curiosità. Abbiamo parlato di due atti pubblicati sul tema. La ragione è semplice: «Per errore materiale è stato riportato un soggetto firmatario diverso dal dirigente titolare, per cui il presente provvedimento rettifica la precedente determinazione dirigenziale». In sostanza appariva la firma di Piero Giorgini invece che quella di Federico Nannurelli. Questione risolta. In corso l’aggiornamento generale informatico dopo l’approvazione del nuovo organigramma.