Tentare di far cassa con i mezzi ritenuti obsoleti, in disuso ed in condizioni nefaste per varie motivazioni. Ci riprova ancora una volta il Comune di Terni attraverso un bando per l’alienazione: trovare acquirenti non sarà così semplice considerati i veicoli in dismissione di cui l’amministrazione vuole disfarsi. Rispunta per l’ennesima volta il ‘famoso’ Aulabus, con una differenza: dal prezzo base di 200 euro del 2009 agli attuali 1.200. Basti pensare che è il più costoso dei nove lotti.
AGOSTO 2019, SI PROVA A VENDERE L’AULABUS A 200 EURO
L’IMMEDIATO DIETROFRONT: LA REVOCA DELL’ALIENAZIONE

Il mandato
Della storia se ne occupa il responsabile dell’autoparco comunale, l’ingegnere Nazareno Claudiani. Il bando deve ancora essere completato e riguarderà mezzi «non più rispondenti ai criteri di dovuta economicità ed efficacia», con costi di manutenzione e gestione non adeguati. Si parte da due Ape Piaggio da 250 euro ciascuno (prezzo base), quindi cinque Fiat Panda da 350 euro e una Punto da 450 euro. Come detto l’automezzo più interessante e di valore della procedura è l’Aulabus attualmente posizionato nel deposito Savit a Maratta Bassa: un Fiat 409 di prodotto mezzo secolo fa.
SALTA IL PROGETTO PER L’AULABUS: ANCORA UNA REVOCA
Donazione in arrivo
Nel contempo, sempre restando in tema autoparco comunale, la direzione polizia Locale sta per dire addio al vecchio – il nuovo è stato consegnato lo scorso dicembre – ufficio mobile: a stretto giro è prevista la donazione alla Croce rossa italiana. In questo periodo pandemico potrà tornare utile per farne un ambulatorio.