Terni, misure antismog Torna la ‘zona zero’

Da lunedì scatta l’ordinanza: provvedimenti per limitare il pm10 e migliorare la qualità dell’aria. Giacchetti: «Situazione già critica». Le proposte di Confcommercio

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La ‘zona zero’

Traffico, impianti termici, combustione, contrasto del pm10 e miglioramento della qualità dell’aria. Da lunedì 6 a Terni scatta la consueta ordinanza antismog per limitare lo smog in città: i vari provvedimenti resteranno in vigore fino al 31 marzo e, in particolar modo, riguardano lo stop del traffico nei primi due giorni della settimana e il tetto massimo di 18 gradi – negli ambienti abitativi – per la combustione negli impianti di riscaldamento. E Confcommercio mette sul piatto le proprie proposte.

Zona zero e traffico Istituite due zone per l’esecuzione dei provvedimenti: una zona di salvaguardia ambientale che si estende per tutto il territorio comunale – qui il traffico è interdetto ai veicoli inferiori a Euro 3 – dove possono circolare i veicoli Euro 3, 4, 5, 6 a benzina e diesel, ciclomotori a due, tre e quattro ruote Euro 2, autoveicoli adibiti al trasporto di cose ad uso proprio o ad uso di terzi, Euro 3, 4, 5, 6 benzina e diesel) e una ‘zona zero’ dove potranno circolare nei primi due giorni della settimana nelle fasce orarie 8.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 solo ed esclusivamente i veicoli euro 5, 6, e alcune categorie esentate.

I limiti La ‘zona zero’, più ampia della Ztl, esclude i grandi parcheggi di attestamento e le strade che li collegano per consentire una corretta fruizione dei posti auto: il perimetro è delimitato da via Oberdan, via Tito Oro Nobili, via Curio Dentato, via della Bardesca, via Castello, via Cerquetelli, Lungonera Cimarelli,via Lattes, via Aleardi, via Prati, via Carducci, piazza Dalmazia. La segnaletica cittadina aiuterà gli automobilisti ad individuare le zone delimitate.

Impianti termici e combustione Per quel che concerne gli impianti termici, per limitare l’impatto dovuto alla combustione negli impianti di riscaldamento, l’ordinanza prevede un limite della temperatura massima dell’aria negli ambienti abitativi di 18 gradi, con riduzione della durata di accensione giornaliera a massimo undici ore tra le 5 e le 23. Scatterà inoltre il divieto di combustione di residui vegetali agricoli e forestali nelle aree poste a quota inferiore a 300 metri.

Emilio Giacchetti

«Situazione già critica» A commentare i provvedimenti è l’assessore all’ambiente Emilio Giacchetti: «In questo periodo ricomincia la stagione più critica per i valori di pm10 rilevati dalla rete di monitoraggio a Terni ,sia per il contemporaneo inizio del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, sia per l’arrivo delle basse temperature che impediscono la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera. Anche per quest’anno la situazione si mostra già critica, dal momento che dall’inizio dell’anno il numero di giorni in cui è stato superato il valore limite di concentrazione del Pm10 è già pari a 31, valore prossimo ai 35 consentiti dalla legge nell’arco dell’anno solare. Ulteriori provvedimenti sono attualmente al vaglio dell’amministrazione comunale, sia per quanto riguarda il traffico che per il riscaldamento, così come richiesto dal piano regionale della qualità dell’aria e sulla strada indicata dal Ministero dell’ambiente con le misure restrittive stabilite nelle Regioni del bacino padano. Lo smog è una piaga della nostra società e tutti dobbiamo impegnarci in favore della salute dei cittadini. La nostra città è individuata, sul territorio regionale come un’area di superamento dei limiti di ammissibilità delle concentrazioni di pm10 e no2 e quindi come una delle situazioni di maggiore criticità che richiede l’adozione di specifiche misure di risanamento della qualità dell’aria, l’amministrazione comunale – conclude Giacchetti – sta analizzando la situazione non escludendo di inserire ulteriori provvedimenti».

Stefano Lupi (foto Mirimao)

Confcommercio propone Il presidente Stefano Lupi e il vice Mirko Zitti hanno incontrato proprio Giacchetti per risolvere il problema delle comunicazioni riguardanti il provvedimento «visto che – sottolinea Confcommercio – gli operatori commerciali, sulla base delle esperienze già vissute, sanno bene come una inadeguata informazione generi comunque un minore afflusso di persone anche nei giorni in cui la circolazione sarebbe invece consentita. E questo amplifica i disagi per i commercianti».  Lupi ha preannunciato che «nei prossimi giorni presenteremo alcune idee progettuali innovative che potrebbero avere un impatto significativo sulla quantità e qualità dei flussi veicolari in città, nella consapevolezza che il ruolo di una associazione di rappresentanza è quella di promuovere concretamente il cambiamento nel funzionamento della città, chiedendo all’amministrazione scelte conseguenti».

Navette e traffico «Siamo convinti – prosegue Lupi – che con l’evoluzione verso nuovi modelli di funzionamento urbano e di cambiamenti nei comportamenti collettivi, si possono realizzare, anche nella nostra città, le condizioni per un miglioramento nella qualità della vita, ma anche importanti potenzialità di sviluppo economico. Pensiamo all’utilizzo della piattaforma logistica quale strumento per creare un nuovo modello distributivo delle merci. Navette elettriche per la consegna in città delle merci, abbattendo in tal modo il traffico veicolare, contribuendo al miglioramento delle condizioni ambientali. La stessa Ast dovrebbe pensare a decentrare i propri magazzini inibendo in tal modo il traffico dei camion in ingresso ed uscita da Prisciano».

 

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