Terni: «Non solo arresti e denunce. L’Arma è molto di più»

Il punto sull’anno appena trascorso da parte del comandante provinciale dei carabinieri Antonio De Rosa

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Vicinanza, fiducia, prevenzione prima che repressione. Il nostro è e deve continuare ad essere un servizio di vicinanza alla popolazione, oltre che di tutela della legge e di contrasto ai reati. E anche l’aspetto educativo con i più giovani, nelle scuole, è fondamentale». Il comandante provinciale dei carabinieri di Terni, colonnello Antonio De Rosa, ha fatto il punto delle attività condotte dall’Arma sul territorio – tre Compagnie fra Terni, Amelia e Orvieto con trenta comandi stazione – nel corso del 2023. A parlare sono anche e soprattutto i numeri: oltre 18 mila servizi di pattuglia e perlustrativi, 1.216 di ordine pubblico, 10.817 richieste di intervento di cui 7.196 – pari al 67% – seguite da effettivi interventi sul posto da parte del personale dell’Arma. Le persone identificate sono state 71.842 mentre i veicoli controllati 56.949, con 4.309 sanzioni al Codice della Strada per un totale di poco inferiore ai 700 mila euro. Gli arresti sono stati 158 e 1.200 le denunce a piede libero: dati che stanno ad indicare che i carabinieri hanno perseguito il 72% dei reati complessivamente segnalati alle forze dell’ordine. Il colonnello De Rosa ha ribadito l’impegno dell’Arma su alcuni fronti come il contrasto allo spaccio e al consumo di droghe (34 arresti e 85 denunce nel 2023, con 12 chili di stupefacenti sequestrati), ai reati predatori (7 arresti per furto, uno per rapina e 118 denunce) che comprendono anche il fenomeno delle truffe agli anziani, ai reati da ‘codice rosso’. «Sulla droga – ha detto l’ufficiale – c’è attenzione anche a ciò che accade nelle aree boschive e in questo senso la collaborazione dei cittadini e di specialità come i Forestali è fondamentale». Sulle violenze di genere, «ho notato che le persone si assumono direttamente la responsabilità di denunciare, segno di emancipazione e, al tempo stesso, di fiducia nelle forze dell’ordine. Mi ha un po’ colpito invece il numero di figli che maltrattano i propri genitori». Oltre a ringraziare l’autorità giudiziaria di Terni, anche per gli incontri formativi con il personale dell’Arma, e tutti i carabinieri della provincia, il colonnello De Rosa ha rivolto un pensiero al Soroptimist che ha allestito in via Radice ‘Una stanza tutta per sé’: «Un ambiente confortevole dove le persone possono sentirsi più serene ed aprirsi, nel raccontare le proprie situazioni familiari e di vita». Sul fronte dei reati predatori, in particolare le truffe alle persone più deboli e indifese, il colonnello De Rosa ha invitato le famiglie a «non colpevolizzare gli anziani, vittime di queste situazioni che possono accadere e vanno semplicemente denunciate». Così come vanno denunciati i fenomeni di usura, «mai semplici da far emergere, perché si pensa che il soggetto che presta soldi, spesso l’unico a farlo, sia un benefattore. Ma poi la realtà rivela altro. Anche per questo il protocollo che abbiamo sottoscritto a livello regionale con la ‘Fondazione umbra contro l’usura’ è importante». Relativamente tranquilla, ha osservato l’ufficiale, è invece la situazione sul piano delle infiltrazioni criminali, «dove non ci sono evidenze né allarmi anche se l’attenzione deve restare massima, anche in relazione alla presenza sul territorio di un carcere che accoglie anche detenuti in regime di 41-Bis».

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