Terni, area ‘Liberati’: stop per il nuovo impianto Hutchinson

Stazione per la telefonia mobile alle spalle della San Martino: problemi con la documentazione e conclusione negativa della Conferenza dei servizi

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di S.F.

Stop dalla Conferenza di servizi decisoria semplificata, poi si vedrà. Si è concluso negativamente l’iter avviato a fine 2020 per la realizzazione di un impianto tecnologico multigestione per la telefonia mobile – con palo da 36 metri di altezza – con il coinvolgimento di Wind, Tim e Vodafone: il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini ha firmato il ‘no’ in merito all’istanza avanzata dalla Ck Hutchinson Networks Italia S.p.A., rappresentata nella circostanza da Massimiliano Lelario. L’area prescelta è quella del Liberati, alle spalle della curva San Martino.

IL PROGETTO NEL DETTAGLIO 

Il prospetto

L’iter

La richiesta è legata all’installazione di un impianto per le telecomunicazioni – vale a dire la realizzazione di una stazione base con antenne e apparecchiature tecnologiche di servizio – ed il procedimento è scattato lo scorso 7 gennaio, utile a «al potenziamento della copertura del comune di Terni, zone limitrofe e strade di viabilità primaria e secondaria» per quel che concerne Tim, Wind e Vodafone. Un’opera di pubblica utilità secondo il proponente. Coinvolti nella Conferenza di servizi decisoria le direzioni ambiente, lavori pubblici – per l’autorizzazione alla concessione del suolo – e Arpa Umbria, con tanto di richiesta di integrazioni.

Lo stop

L’Arpa a fine marzo – fuori tempo massimo – ha richiesto un’integrazione documentale, ma il problema è un altro: «Non risulta – si legge nell’atto del dirigente comunale – pervenuta la documentazione mancante e precisamente l’atto e l’accettazione dello stesso controfirmato dalla ditta e fotocopia del documento del legale rappresentante». Conclusione negativa, servirà un altro passaggio.

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