Terni, passerella Telfer verso l’abbattimento

Via libera del governo e assenso della Soprintendenza: tirata giù entro pochi mesi

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Alla fine si è convinto pure il sovrintendente Stefano Gizzi: la passarella Telfer di Papigno – cosa della quale si era detto tutt’altro che entusiasta – può essere smontata.

LA PASSERELLA TELFER – LE FOTO

Un particolare

Un particolare

Via libera Il benestare per la rimozione è infatti arrivato dalla conferenza dei servizi che si è tenuta nel pomeriggio di giovedì, a Roma, alla presidenza del consiglio ed alla quale hanno preso parte i tecnici del Comune di Terni, della Prefettura, della stessa Soprintendenza dell’Umbria, del segretariato generale del ministero dei beni ambientali e culturali.

I tempi Il Comune di Terni ha confermato la disponibilità a provvedere allo smontaggio della passerella – operazioni che dovrebbero concludersi entro la merà del 2016 – impegnandosi alla sua conservazione e chiedendo collaborazione nel reperimento dei fondi finalizzati al recupero.

Stefano Gizzi, il soprintendente

Stefano Gizzi, il soprintendente

La Soprintendenza Nel corso della riunione, la Soprintendenza, che nei mesi scorsi si era detta contraria allo smantellamento, ha espresso parere favorevole, «considerate le esigenze primarie di assicurare l’incolumità pubblica», ad un progetto di smontaggio propedeutico al restauro e alla valorizzazione.

IL CORSIVO DI WALTER PATALOCCO

L'assessore Stefano Bucari

L’assessore Stefano Bucari

L’assessore «Mi sembra – dice l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Stefano Bucari – che la conferenza dei servizi abbia raggiunto un buon risultato, con la presa d’atto da parte di tutti i convenuti che la passerella va smontata perché pericolosa. Per fare questa operazione il Comune ha già reperito i fondi. Ci sono quindi tutte le condizioni per rispettare la scadenza temporale proposta a Roma. Per la successiva valorizzazione, sulla quale la conferenza ha concordato, lavoreremo insieme con la Soprintendenza e lo stesso Mibact per un progetto condiviso e sul conseguente reperimento delle risorse».

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