Terni, pensiero fisso: andare allo sbaraglio

Sembra che in Italia tra i ruoli istituzionali quello più scomodo sia quello del sindaco. Eppure i candidati in pectore si sprecano – Il corsivo di Walter Patalocco

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di Walter Patalocco

Sembra che in Italia tra i ruoli istituzionali quello più scomodo sia quello del sindaco. I motivi? Intanto è necessario fare a pugni con le regole burocratiche che impongono tempi, modi e finalità d’intervento col rischio di sbavature subito coperte da avvisi di garanzia.

Per di più diventa il sindaco il titolare del ‘front office’ dello Stato, colui che si trova davanti i cittadini, i quali pretendono – a ragione – risposte almeno da lui visto che da altre parti non arrivano.

Un sindaco come Nembo Kid, insomma, è quel che si vorrebbe. Un superlavoro, senza orario, stressante, asfissiante a volte. E mica basta: ci vuole uno spirito più che francescano per sopportare accuse, ingiurie, calunnie, insulti vari favoriti dal ‘paradiso’ dei social, dove spesso ci si esprime senza nemmeno prendersi la briga di informarsi.

Un esempio? Una signora che accusava il sindaco di essere un Erode perché ‘si ostina a non comprare e utilizzare nelle scuole quella vernice che blocca l’inquinamento’.

Con una situazione così, è pensabile che ci sia qualcuno che vuol fare il sindaco? Eppure , sia – nel caso di Terni – in seno alla maggioranza che, ovviamente dai banchi dell’opposizione. Chi vuol riciclarsi, chi cerca un ‘posto al sole’, chi è convinto che ci vuole lui per risolvere le questioni, anche se non sa esattamente quali.

Poi ovviamente ci sono le opposizioni (opposizioni?) che tutto va male madama la marchesa ma non dicono mai che cosa faranno quando – e di questo convinti – saranno loro a governare.

Nessuno che si ponga il problema che forse fare il sindaco di una delle cinquanta maggiori città italiane non è un compito che tutti possano sopportare; nessuno che si faccia venire il dubbio se è adatto nel senso di abbastanza preparato almeno a livello scolastico.

La preoccupazione per molti ternani è proprio questa: che si vada allo sbaraglio. Poi, per il resto, ognuno è padrone di farsi la frusta per il corpo suo.

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