Terni, piano periferie: ‘saltano’ recupero area ex Hawaii e Antoniano

Palazzo Spada chiude la nuova rimodulazione tra problemi Covid, stralci e redistribuzione importi. Palla alla presidenza del Consiglio dei ministri

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di S.F.

Stralci di interventi previsti nel programma originario, rimodulazioni, slittamenti e ridistribuzione degli importi. Il tutto dopo un check dello stato dell’arte – di mezzo c’è il problema Covid – e l’invio al gruppo di monitoraggio della presidenza del Consiglio dei ministri per una nuova modifica: si parla del piano periferie di Terni e di un ulteriore passaggio rispetto all’adeguamento deliberato nell’estate 2019. Diverse le novità, compresa quella dell’area ex Hawaii. Tolta di mezzo.

LA RIMODULAZIONE DEL PIANO PERIFERIE 2021 E LE SCHEDE

Terni, l’area ex Hawaii non interessa per ora

La richiesta del Comune

Come è ben evidente, gli step del piano originario non sono stati rispettati nelle tempistiche e già nel 2019 era stato dato il via libera alla modifica con le nuove scadenze. Ora ci risiamo. In sostanza palazzo Spada ha fatto presente che, oltre al dissesto finanziario, a creare problemi con lo sviluppo dei numerosi progetti ci si è messa la pandemia: un guaio già esposto a chi di dovere in occasione dei monitoraggi 2020 e 2021. Quindi? Programma saltato e necessità di metterci ancora mano, con invio alla presidenza del Consiglio dei ministri avvenuto in primavera: quest’ultima a fine maggio ha risposto chiedendo altri elementi per potersi esprimere sull’input del Comune. Da qui i documenti approvati giovedì dalla giunta per fare il punto della situazione.

Terni, piano periferie: adeguamenti e priorità

Progetto ex Hawaii stralciato. Non l’unico

Tra le novità messe nere su bianco dall’amministrazione c’è quella legata a due azioni riguardanti l’area ex Hawaii, collegate tra loro. Si tratta della realizzazione del chiosco bar e dell’ascensore di collegamento al lungonera: stop per entrambi e 100 mila euro redistribuiti. Motivo? «Si propone lo stralcio a seguito dell’essere andato deserto il bando per l’assegnazione dell’area dopo la revoca della concessione al titolare originario, inserito a sua volta come cofinanziatore all’interno del progetto». Per ora in quella zona non accadrà nulla. Stessa sorte per il teatro Antoniano in merito a recupero e rifunzionalizzazione: proposta la ridistribuzione per oltre 364 mila euro dell’importo che era stato assegnato. Tutto in mano al responsabile unico del procedimento, l’architetto Roberto Meloni.

IL PIANO ORIGINARIO

Gli slittamenti

Tra i vari progetti che invece vedono uno slittamento spiccano il completamento del sistema di attestamento del parcheggio di viale Proietti Divi (a giugno 2023, se tutto fila liscio), il lavoro sulla stazione come hub dell’innovazione (dicembre 2022), il rigenstart Bosco per nuovi servizi e Fablab (maggio 2023), il nuovo mercato giornaliero di largo Cairoli (settembre 2023) e ‘notte sicura, presidio di quartiere’ (giugno 2023). Capitolo incrementi: il più elevato si registra per l’edificio ex Onmi (adiacente l’area del parco Rosselli) ed il suo recupero, con una proposta di 300 mila euro in più rispetto all’originario. L’unico intervento realizzato al momento risulta essere quello di via dell’Argine.

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