Terni, piante tagliate: «Sono già più di mille»

Duro attacco degli ambientalisti: «Subito dopo Pasqua annunceremo le iniziative»

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Un migliaio. Tanti sarebbero, secondo alcune associazioni ambientaliste – Garden club, Verdi ambiente società, Wwf, Federazione provinciale verdi, Italia nostra – gli alberi abbattuti a Terni. E per questo che chiedono la «sospensione immediata dell’abbattimento arboreo sull’intero territorio comunale».

via Borsi Terni alberi22La protesta Sono sul sentiero di guerra – subito dopo Pasqua lo annunceranno ufficialmente – e spiegano perché: «Nel corso di un incontro con l’assessore Stefano Bucari avevamo chiesto di essere coinvolti nei processi decisionali relativi alle piante e avevamo anche inviato la bozza di un possibile protocollo d’intesa, ma non abbiamo più saputo nulla». E siccome «si vogliono tagliare altri 300 alberi, pensiamo che sia arrivato il momento di intervenire sul serio».

 

 

Alberi caduti maltempo, via Donatelli - 5 marzo 2015 (8)L’agronomo Il taglio viene spesso giustificato con lo stato di salute delle piante e con il rischio della loro caduta. Ma una delle note stonate sarebbe anche quella relativa al fatto che «il Comune non ha, in organico, un agronomo e l’esame delle piante, dal quale derivano le decisioni dei tagli – accusano gli ambientalisti – viene fatto ‘a occhio’ dal personale della Comunità montana. Ci siamo detti disponibili a metterne a disposizione uno, ma anche a questa proposta non è stata data una risposta».

L’appalto Una domanda, un’altra, che sarebbe rimasta in sospeso è quella «sui contratti di appalto che sono stati stipulati dal Comune per la gestione del verde. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti – dicono gli ambientalisti – ma non siamo ancora riusciti ad ottenerlo», mentre Pro Natura, «che aveva proposto di dare un contributo per la messa a dimora di alcuni alberi, è ancora in attesa di sapere cose ne pensi il Comune».

Gli alberelli

Gli alberelli

La piazza E già che ci sono, di domanda ne fanno anche un’altra: «Davvero non si poteva fare di meglio, in quanto a piantumazione, nella nuova piazza Frankl, quella che conduce alla passerella ciclo-pedonale? Nell’accordo con le ditte che hanno fatto i lavori era previsto l’obbligo di piantare degli alberi, ma quelli che ci sono lo diventeranno tra parecchi anni».

 

 

La minaccia E, insomma, gli ambientalisti hanno intenzione, stavolta, di non fermarsi «alla protesta e alla mera ripetizione di iniziative che, fino ad oggi, non hanno avuto alcun esito. Stavolta siamo intenzionati ad andare fino i confo, rivolgendoci alle autorità giudiziarie e a quelle contabili. Vedremo se a loro verranno date quelle risposte che a noi sono negate». E promettono: «Subito dopo Pasqua renderemo noti numeri interessanti».

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