Piazza ‘Gli Angeli di Kospea’: il quartiere non dimentica

Terni – L’iniziativa ad undici anni dalla tragica morte di Alessio, Marco e Antony. Chiesta al Comune l’intitolazione della piazzetta in memoria di tutti gli amici scomparsi

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Alessio, Marco, Antony. Era la notte tra il 29 ed il 30 luglio del 2010 quando quel tragico incidente in via Alfonsine tolse la vita a tre giovanissimi ternani. Ma il quartiere di Cospea, a Terni, ha dovuto piangere anche la scomparsa di altri ragazzi nel corso degli anni, l’ultimo in ordine di tempo Alessandro, deceduto a soli 24 anni. È per loro che venerdì pomeriggio, nella piazzetta del Cospea Village, si è tenuto un incontro pubblico per ricordarli e chiedere al Comune che questo spazio sia intitolato a loro, per farla diventare piazza ‘Gli Angeli di Kospea’: gli assessori al welfare Cristiano Ceccotti e il collega alla toponomastica Federico Cini hanno garantito di essere pronti ad aiutare in ogni modo per far sì che ciò avvenga.

«RAGAZZI, NON VI DIMENTICHIAMO» – VIDEO

 

L’evento e la memoria

In attesa che l’amministrazione avvii l’iter dopo la richiesta formale dei ragazzi di Cospea – all’iniziativa hanno partecipato anche i rappresentanti del centro Ferriera e di ANCeSCAO – è stata svelata una targa provvisoria per l’intitolazione della piazza. Un momento di memoria che ha coinvolto anche i meno giovani del quartiere: «Il giorno non è stato scelto a caso, è l’11° anniversario della scomparsa di Alessio, Marco e Antony. Vorremmo che questo luogo diventi un punto di aggregazione ed un simbolo che li ricordi tutti. Ora attendiamo che il Comune ci dia l’ok per tutte le pratiche burocratiche. Non ci dimentichiamo di loro, siamo vicini alle loro famiglie».

L’impegno del Comune

Palla all’amministrazione: «Raccogliamo con piacere la volontà espressa per ricordare i ragazzi scomparsi e promuovere la solidarietà è compito del Comune – il pensiero di Ceccotti – avviare le procedure per l’intitolazione degli spazi. Possono nascere dei patti di collaborazione affinché questo giorno sia un giorno per la cultura del voler bene agli altri». Cini ha invece puntualizzato che «l’iter non è ancora partito. Ma da subito ci confronteremo con loro perché quando una comunità così numerosa che si stringe intorno al quartiere non possiamo che farci portatori delle loro istanze. Valuteremo qual è la posizione idonea. Tempistiche? Dipende dal tipo di procedimento e luoghi prescelti».

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