Terni, piscine stadio: «Risultati campioni acqua conformi»

Martedì gli impianti sono tornati in funzione: «Né inquinamento né presenza di batteri»

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Passata la ‘burrasca’ le piscine dello stadio – con riferito a quella esterna – sono tornate alla normalità con la riapertura di martedì. In tal senso Stadium Wellness & Health specifica che «i risultati delle analisi relativi ai campioni di acqua prelevati dall’Azienda unità sanitaria locale Umbria 2 ed eseguiti dalla Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) sono ufficialmente dichiarato conformi escludendo così inequivocabilmente ogni tipo di inquinamento e la presenza di batteri. Cade così ogni sospetto di incuria e scarsa vigilanza sulla prevenzione della salute pubblica e di imperizia sull’ utilizzo delle risorse idriche da parte della società. Gli impianti sono tornati a funzionare regolarmente e Stadium è lieta di accogliervi con la consueta cortesia e professionalità». Il problema era sorto mercoledì scorso durante i campionati regionali, poi proseguiti a Città di Castello.

Piscine stadio Terni, torna la normalità per valori dell’acqua

La soddisfazione e il monito di Pincardini e Orsini

Sul tema intervengono anche i consiglieri del Gruppo Misto, Paola Pincardini e Valdimiro Orsini: «Apprendiamo con soddisfazione che l’impianto piscine dello stadio ha ripreso la sua regolare attività. Si tratta di una struttura fondamentale per l’attività sportiva e ricreativa della città di Terni,  con una forte capacità attrattiva nell’ottica di quella città dello sport della quale si parla spesso. Quanto è accaduto però  non può essere accantonato, occorre che una vicenda così rilevante – la perdita della fase regionale dei campionati italiani – sia momento di approfondimento e di messa in campo di correttivi. Si parla molto di polo dello sport, di Terni attrattiva con il palasport, lo stadio e appunto le piscine, ma in questo momento un pezzo fondamentale sembra vacillare. Quanto è accaduto non sembra essere una casualità e il provvedimento da parte della Usl2  di interruzione della balneazione colpisce per la sua portata. Il Comune non può essere semplice spettatore, è comunque garante della procedura che ha portato alla realizzazione di questo impianto.  Ci sono in ballo i posti di lavoro delle persone – concludono – che lavorano nella struttura o nelle attività adiacenti, c’è in ballo la programmazione che questa amministrazione comunale ha voluto enfatizzare: ebbene la città dello sport non può che passare per impianti natatori efficienti ed affidabili».

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