di S.F.
Aiuteranno in concreto a migliorare la complessa situazione attuale? Lo vedremo. Fatto sta che c’è una prima novità nel mondo sanitario a Terni nell’ambito dei lavori Pnrr in mano alla Usl Umbria 2: c’è l’approvazione del modello organizzativo riguardante la centrale operativa territoriale – spoke 1 e 2 – in viale Trieste.
IL MODELLO ORGANIZZATIVO APPROVATO PER LE COT DELLA USL UMBRIA 2
Il direttore generale facente funzioni, Piero Carsili, ha firmato in giornata il via libera (che riguarda anche i due spoke a Spoleto) per la centrale operativa territoriale di Terni. Bene, ma a cosa servirebbe in parole ‘povere’? A «garantire il coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie territoriali, che svolgano le funzioni in raccordo con tutti i servizi e con il sistema di emergenza-urgenza, anche mediante strumenti informativi e di telemedicina». Le Cot in realtà sono già pienamente funzionati dall’estate 2024 ma, per chiudere il cerchio, era necessario adottare un modello organizzativo.
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Sono quattro i casi d’uso previsti. Il primo è ospedale-territorio «per la gestione delle dimissioni protette dal setting ospedaliero verso i setting assistenziali territoriali Adi/Adi-cp, Hospice, Rsa, ospedale di comunità, strutture riabilitative». Poi territorio-territorio «per la gestione della transizione dell’assistito nei diversi servizi territoriali prevalentemente all’interno dello stesso ambito territoriale per garantire il passaggio tra setting di diversa intensità assistenziale e permettere di rispondere in maniera efficace ai bisogni espressi dall’utenza». C’è altro.
Il terzo caso è territorio-ospedale «per il passaggio dai diversi setting assistenziali territoriali al ricovero ospedaliero programmabile (ammissione protetta) o un accesso con carattere di urgenza ad un pronto soccorso della rete ospedaliera nell’ambito dell’emergenza urgenza e che si può realizzare anche con una permanenza del paziente presso l’Obi degli ospedali di riferimento». Infine la telemedicina «per i servizi che possono essere richiesti da un medico (mmg/pls, specialista) che ravvisa la necessità di prestazioni in telemedicina tra i quali anche il telemonitoraggio e il telecontrollo della salute». In sintesi la centrale operativa territoriale svolgerà una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi, con coinvolgimento di professionisti «nei diversi setting assistenziali». E il personale?
Per lo spoke 1 a Terni è prevista l’assegnazione di un 1 coordinatore, 3 infermieri e 1 operatore di supporto: «Il servizio attualmente garantito dalla suddetta Cot sarà attivo 7 giorni su 7 con orario h 12». Stesso discorso per lo spoke numero 2.