di S.F.
Inizia a prendere forma – come visibile dalle immagini c’è ancora molto da fare – il nuovo ‘polo’ sanitario in viale Trieste a Terni dove, da oltre un anno, la Strever è in azione per la realizzazione di una doppia operazione: la realizzazione della casa di comunità da oltre 3 milioni di euro e le centrali operative territoriali con doppio spoke. Nel corso del 2025 l’operazione con fondi Pnrr sul plesso ex Cim sarà completata.
26 LUGLIO 2023, LA NOTIFICA DI CANTIERE: INIZIA L’OPERAZIONE IN VIALE TRIESTE
L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI ESECUTIVI

Per quel che concerne le centrali operative territoriali (palazzina 1, ristrutturata) l’intervento è pressoché completato. Storia diversa per la principale struttura della casa di comunità che, in teoria, dovrebbe essere ultimata tra pochi mesi. Molto difficile poter pensare che andrà così a giudicare dallo stato dell’arte. Vedremo. Ma a cosa servirà tutto ciò? Il riepilogo sintetico è contenuto in una targa apposta fuori dalla struttura già riqualificata. La casa di comunità sarà un punto «con accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria, sociosanitaria a rilevanza sanitaria e in un luogo di prossimità, ben identificabile e facilmente raggiungibile dalla popolazione di riferimento».
SETTEMBRE 2023, LE DEMOLIZIONI PRE NUOVA REALIZZAZIONE
NOVEMBRE 2022, LA PROGETTAZIONE ED I DETTAGLI
L’intervento – si legge – prevede la realizzazione «di una casa di comunita organizzata come compendio poli blocco, contraddistinto da due lotti funzionali. Uno (palazzina 2), interamente destinato alle attività ambulatoriali della CdC, l’altro (palazzina 1), in parte ad ambulatori della medesima casa di comunità (piano terra e piano primo) e in parte a locali del centro operativo territoriale (collocata al secondo piano). Per la cui funzionalità sono stati acquistati device di supporto al personale sanitario ed è stato realizzato un sistema informativo regionale che consente la gestione delie transizioni setting assistenziale per i pazienti facilitando l’integrazione tra ospedale e territorio». Di mezzo anche la riqualificazione con riduzione dei costi energetici ed un impianto fotovoltaico da 17 Kw.