di S.F.
Periodo di numerose transanzioni – quelle andate a buon fine – per il Comune di Terni nell’ambito del post dissesto. Tuttavia c’è chi ha rifiutato e dunque, per chiudere la partita, palazzo Spada deve pagare l’intera cifra al creditore: è il caso di Gala Spa che, munita di un ‘pesante’ titolo esecutivo, ora passa all’incasso. L’epoca del debito è il 2015.
PIOGGIA DI TRANSAZIONI PER IL POST DISSESTO
MAGGIO 2024, CREDITORI PRIVILEGIATI: SI FIRMA PER I 3,4 MILIONI ALLA PROVINCIA
IL MEZZO MILIONE DI EURO ALLA BFF BANK DI MILANO
Doppio rifiuto
La società si è mossa con in mano un decreto ingiuntivo del tribunale da quasi 1,1 milioni di euro, più gli interessi da calcolare. Bella cifra già così, poi aumentata nel 2022 (debito fuori bilancio per l’amministrazione). L’Osl ha provato a mettere la parola fine alla vicenda con una proposta transattiva dal valore di 1,3 milioni di euro. Rifiutata. Il dissesto è terminato il 10 gennaio 2024 ed allora è il Comune che si è attivato proponendo a Gala il 70% rispetto al totale della somma dovuta: è arrivato il secondo no. Di conseguenza c’è la corresponsione dell’intera cifra, comprensiva anche di 578 mila euro per interessi moratori, 6 mila di spese legali e 12 mila per l’imposta di registro. Si sale così a quota 1 milione 923 mila euro.