Terni, post dissesto: si paga chi ha rifiutato l’accordo, anche per 41 euro

Via libera al pagamento di ulteriori creditori ordinari. Liquidati altri Comuni

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di S.F

Un mese e mezzo fa l’input della giunta di pagare le residue posizioni debitorie «in tempi brevi» ed evitare il pericolo di ulteriori oneri. Ora ecco le liquidazioni: per il Comune di Terni è tempo di liquidare i creditori che hanno rifiutato la proposta transattiva al 70% delle cifre in ballo, anche per schivare possibili procedure esecutive. L’ambito è quello del post dissesto. 

IL VIA LIBERA IN GIUNTA PER IL PAGAMENTO DEI CREDITORI CHE HANNO RIFIUTATO
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La dirigente Marcucci

Gli importi in ballo – quantomeno quelli resi pubblici nelle ultime ore – sono di importo molto basso. È la curiosità principale della vicenda: c’è il via libera firmato dalla dirigente alle attività finanziarie/governo societario Grazia Marcucci per la liquidazione rispettivamente di 690, 217 e 41 euro. Si tratta di tutti creditori ordinari che hanno detto alla transazione al 70%. Nel contempo – da loro è invece arrivato il sì – c’è il semaforo verde per altri Comuni che avevano dei conti in sospeso con palazzo Spada: in tutto circa 4.500 euro divisi tra Grosseto, Gubbio, Vasto, Milano, Castelforte, Bettona, Catanzaro, Velletri, Sermoneta, Trieste, Martina Franca, Tortoreto, Ancona, Montecastello di Vibio, Torino, L’Aquila, San Zenone al Lambro, San Cesareo, Terracina, Anzio, Pozzuoli, Zagarolo e Taranto. A seguire il tutto è la responsabile del procedimento Nadia Navarra, funzionaria con elevata qualificazione della stessa direzione.

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