Terni, pressa piazza Dante tra sporcizia e degrado: «Che si fa?»

Interrogazione del consigliere Michele Rossi sullo stato e sulla progettualità per la sistemazione

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Un’opportuna «progettualità di recupero che possa intercettare gli opportuni e necessari fondi per realizzare un intervento ormai non più procrastinabile». A far pressing sulla pressa da 12 mila tonnellate posizionata in piazza Dante è il consigliere di Terni Civica Michele Rossi: interrogazione per chiede se e come si ha intenzione di agire.

L’ESPROPRIO CHIUSO DOPO DUE DECENNI

La passerella Papuli e la pressa

Il degrado e la storia

Rossi segnala che la «pressa di 12 mila tonnellate posizionata in piazzale Dante fronte la stazione ferroviaria cittadina è un bene culturale di grande valore e importanza ed è il primo elemento monumentale che il turista proveniente in città con la linea ferroviaria si trova davanti. Sono passati più di ventitre anni dalla sua collocazione». Ecco i problemi: «Sono evidenti i segni del degrado della conservazione di questo che è a tutti gli effetti un bene culturale della città, simbolo della memoria industriale della città; in passato ho presentato alcune interrogazioni richiamando attenzione sullo stato di pulizia del bene, da sempre invaso dal guano di piccione, ottenendo opportuni interventi di pulizia. Il monumento – chiude Rossi – da testimonianza della memoria industriale della città è sempre più spesso monumento del degrado e della sporcizia e oltre alla pulizia occorre un preciso progetto di recupero e restauro delle parti metalliche e sulla verniciatura delle stesse che sta saltando lasciando spazio alla ruggine». Da qui l’input per il sindaco Latini.

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