Terni, presunti abusi sui figli: processo da rifare

Imputato è un 47enne di origini filippine che avrebbe abusato sessualmente dei due figli quando avevano 10 e 9 anni

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di F.T.

Era finito alla sbarra con un’accusa infamante: quella di aver abusato sessualmente dei suoi due figli, un maschio e una femminuccia che all’epoca dei fatti avevano appena 9 e 10 anni. Dopo due udienze, i giudici del collegio hanno deciso di annullare il processo per un difetto di notifica degli atti.

Imputato è un 47enne di origini filippine che, secondo gli inquirenti, fra il 2002 e il 2006 avrebbe più volte picchiato la moglie e i due piccoli, quasi sempre sotto l’effetto dell’alcol. Ma c’è di più. Per la procura, l’uomo avrebbe violentato sessualmente la figlia minore («toccandola sul seno e sulla vagina ogni volta che dormiva con lui») e anche il piccolo, vittima di atti sessuali squallidi e brutali.

Processo da rifare L’uomo, attraverso il proprio legale Simona Bozza, continua a proclamarsi innocente. Ciò che è certo è che il processo a suo carico dovrà ripartire da zero: lo stesso avvocato, dopo aver cambiato numero di fax, non avrebbe più ricevuto dalla procura alcun atto relativo al procedimento. Un fatto che avrebbe limitato il diritto di difesa dell’imputato, impossibilitato ad accedere a riti alternativi come il patteggiamento. Ed è proprio questa la strada che il suo legale difensore sarebbe pronto a seguire.

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